Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di provare il Logitech G309 Lightspeed, un mouse ottimizzato per i gamer più esigenti che, a differenza del Logitech G PRO X SUPERLIGHT 2 DEX recensito qualche mese fa, mira ad accaparrarsi i favori di quegli utenti che però non possono spendere tanto su un mouse e puntano alla migliore soluzione per rapporto qualità / prezzo, cercando di ridurre al minimo i compromessi.
Come vedremo nel corso di questo articolo, il Logitech G309 Lightspeed sembra avere tutte le carte in regola per rientrare in questa categoria di prodotti, ricordando che siamo di fronte all’erede del Logitech G305 Lightspeed, a oggi probabilmente una delle soluzioni Logitech più diffuse tra gamer, proprio per via del suo ottimo bilanciamento tra qualità, design e costi finali.
Indice:
Recensione Logitech G309 Lightspeed: design e novità

Scopriamo insieme il Logitech G309 Lightspeed dicendovi subito che non stravolge del tutto le linee del suo predecessore; la novità più importante a livello di design la notiamo sulla parte posteriore del mouse, mentre sembrano molto più succulente le rivisitazioni hardware legate al sensore, agli switch, alla batteria e alla tecnologia Logitech Lightspeed, ulteriormente ottimizzata per garantire la gestione di due periferiche wireless Logitech (compatibili) attraverso un singolo dongle USB.
Logitech G309 Lightspeed presenta un design simmetrico, quindi ambidestro e forse con un bacino di utenza potenzialmente più ampio rispetto ad esempio a un top di gamma come il PRO X SUPERLIGHT 2 che avevamo testato. Come anticipato sopra, Logitech non stravolge completamente il design ma apporta delle leggere ma sostanziali modifiche che rendono riconoscibile il mouse, ormai sostituto del tanto amato (ma più limitato) G305.

Rispetto a quest’ultimo, il nuovo Logitech G309 Lightspeed risulta leggermente più ampio sulla base e bombato sulla parte posteriore della scocca, senza contare che notiamo un netto stacco tra i pulsanti principali e il dorso, anche questo elemento che non passa inosservato.
La periferica è realizzata con plastica rigida di qualità, nel nostro caso la colorazione è nera ma è disponibile anche una variante in bianco, forse più attraente; l’impugnatura e il grip dovrebbero essere ottimali, tuttavia Logitech fornisce in dotazione una serie di adesivi che permettono di migliorarne la presa (ma qui siamo già sul soggettivo).

Un’altra peculiarità del Logitech G309 risiede nel peso, o meglio nel peso legato alla batteria e più in generale sull’ergonomia. Il mouse infatti si alimenta con una pila AA che, dati alla mano, fa lievitare il peso sino a 86 grammi; in compenso, l’azienda assicura un massimo di 600 ore di utilizzo (via bluetooth, 300 ore via wireless) con una singola pila (che non è male).



Complice anche l’assenza di un’illuminazione RGB, questa scelta potrebbe comunque far storcere il naso, senza contare che non è prevista l’alimentazione via cavo USB; questo probabilmente è il motivo per cui il produttore ha pensato a una chicca, ovvero la possibilità di alimentare il G309 Lightspeed con la tecnologia Logitech PowerPlay, quindi senza batteria e “tagliando” il peso fino a 68 grammi.

Sicuramente i tappetini Logitech PowerPlay non sono economici, ma alla fine non dimentichiamo che siamo di fronte a un mouse per chi guarda anche al budget, quindi il compromesso può essere sempre dietro l’angolo (a questo punto si presume che l’utente sia già in possesso di un tappetino PowerPlay).
Logitech G309 Lightspeed: cosa c’è sotto il cofano

Viste più o meno le linee generali del Logitech G309 Lightspeed, passiamo alla sostanza per parlare di hardware e funzionalità. Iniziamo dalle basi. Il Logitech G309 Lightspeed presenta un totale di sette tasti/pulsanti: oltre ai due principali, la rotellina scroll e il selettore DPI (tutti sulla parte superiore), abbiamo a disposizione due pulsanti extra sul fianco sinistro, mentre sul fondo del mouse è presente il tasto per la selezione dell’interfaccia wireless e quello per accendere la periferica.
Il motore di questo mouse è il sensore Logitech Hero 25K, soluzione più che collaudata e capace di una risoluzione fino a 25.600 DPI. Per avere un termine di paragone, il G305 si ferma a 12.000 DPI, ma non è tutto; Logitech Hero migliora anche per accelerazione e velocità, offrendo rispettivamente un picco di 40G e velocità massima di 400 IPS.

I pulsanti sono programmabili, inoltre a bordo è presente una piccola memoria, davvero “essenziale” visto che può memorizzare solo un profilo. Qui però ci viene in aiuto il software proprietario Logitech G Hub, utile non solo per la programmazione dei tasti ma anche per salvare fino a cinque profili con le nostre impostazioni.
Lato connettività, come detto il Logitech G309 Lightspeed supporta la doppia modalità Wireless/Bluetooth a bassa latenza, questo per via dell’implementazione della tecnologia Logitech Lightspeed, una delle migliori in ottica stabilità e latenza.

Tra le caratteristiche che invece troviamo immutate c’è il polling-rate, sempre a 1.000 hertz, così come rimane classico l’approccio di Logitech per i piedini alla base in PTFE e il bundle, ovviamente essenziale ma comunque nella norma.
Scheda tecnica Logitech G309 Lightspeed
Visti più o meno pregi e difetti (pochi) del mouse, riassumiamo la scheda tecnica nel dettaglio prima di passare alla nostra prova sul campo.
- Design ed ergonomia: simmetrico, ambidestro
- Dimensioni:120 x 64 x 399 mm
- Peso: 86 grammi, 68 grammi senza batteria AA
- Materiali: plastica rigida
- Piedini: PTFE a zero additivi
- Pulsanti: sette (6 programmabili)
- Switch: ottico meccanici LIGHTFORCE
- Sensore: Hero 25K
- Risoluzione: 100-25.600 DPI
- Accelerazione: 40 G
- Precisione: 400 IPS
- Polling-rate: 1.000 hertz
- Interfaccia: wireless con tecnologia Logitech LIGHTSPEED, Bluetooth
- Batteria: AA
- Autonomia:
- 300 ore con interfaccia Wireless Logitech LIGHTSPEED
- 600 ore con interfaccia Bluetooth
- Illimitata con Logitech PowerPlay
- Software: Logitech G HUB
- Garanzia: due anni
Recensione Logitech G309 Lightspeed: la nostra esperienza

Abituati al sensore top di gamma da 44.000 DPI in dotazione al PRO X SUPERLIGHT 2 DEX, passare due settimane con il Logitech G309 Lightspeed ci sembrava quasi una sfida, questo però sempre tenendo conto che l’autore della prova non è un gamer professionista in grado di trarre beneficio dal mostruoso sensore con polling rate a 8.000 hertz.
Le differenze ovviamente ci sono, ma a parte estetica ed ergonomia, che comunque rimangono elementi di primaria importanza su un mouse, sia in gaming che nell’utilizzo quotidiano non ci siamo mai sentiti limitati dalle prestazioni del G309 Lightspeed, una periferica che grazie alla sua particolare forma si è adattata perfettamente alla nostra mano.
I tasti hanno un’ottima risposta, grazie anche agli switch ibridi ottico meccanici con tecnologia Lightforce, senza dimenticare la rotellina scroll, solida ma al tempo stesso morbida e precisa.

Essendo destrorsi, non abbiamo potuto sperimentare come un mancino potrebbe adeguarsi ai due tasti aggiuntivi che in quel caso saranno all’esterno e da controllare con le dita più deboli, ma anche qui molto dipende dalle abitudini e dall’abilità dell’utente.
Nonostante il polling-rate sia limitato a 1.000 hertz, la periferica si dimostra comunque performante in tutti i contesti, precisa e scattante non solo grazie al sensore Hero 25K, ma anche per l’ottima fattura dei piedini in PTFE.
Riguardo invece al grip e “all’agilità”, legata sostanzialmente al peso, il posizionamento della pila AA sulla parte posteriore del dorso di G309 conferisce una particolare natura alla periferica che sembra perdere efficienza quando iniziamo a cambiare presa.
Se volete potete rimuovere la pila e utilizzare il Logitech G309 con la tecnologia Logitech PowerPlay, tuttavia è necessario un tappetino Logitech compatibile e quindi costi aggiuntivi che inevitabilmente vanno in contrasto con la fascia di prezzo del mouse (se ne avete già uno il discorso è diverso).

Riguardo l’autonomia, in dotazione troviamo un’ottima Duracell che, stando ai dati Logitech, garantisce fino a 600 ore in modalità bluetooth e 300 ore con WiFi. Nel nostro caso abbiamo preferito la modalità wireless, decisamente meglio del bluetooth, e dopo due settimane con utilizzo quotidiano di 10 ore il mouse non mostrava segni di cedimento batteria.
Rimanendo in ottica bundle e accessori, segnaliamo che insieme al Logitech G309 Lightspeed riceviamo il ricevitore USB wireless, un cavo prolunga USB (non per ricarica ribadiamo), una pila AA Duracell, adesivi per migliorare / modificare il grip e manualistica; come da tradizione Logitech, la confezione è abbastanza compatta ma comunque qualitativamente impeccabile.
Quanto costa e dove acquistare il mouse Logitech G309 Lightspeed
Come ormai avrete intuito, il Logitech G309 Lightspeed mira ad accaparrarsi i favori di quell’utenza gaming che vuole massimizzare il rapporto prestazioni/prezzo, una peculiarità che secondo noi penalizza la presenza della tecnologia PowerPlay, utile in questo caso solo se già possedete un tappetino Logitech compatibile.
Detto questo, il prezzo di listino del Logitech G309 Lightspeed sarebbe di 94,99 euro; utilizziamo il condizionale perché, almeno da quando è stato presentato, questo mouse è stato già interessato da offerte sostanziose.
Attualmente ad esempio è in offerta sul sito ufficiale Logitech a 59,99 euro, mentre si può acquistare anche su Amazon in bianco e nero sotto quota 50 euro.
Considerazioni

Tirando le somme sul Logitech G309 Lightspeed, possiamo dire che la soluzione targata Logitech ci convince sul versante prestazioni e qualità, un po’ meno sul prezzo di listino (ufficiale) che, viste alcune caratteristiche della periferica, spiega secondo noi i continui tagli di prezzo e le offerte riservate al G309.
L’estetica come sempre è un elemento piuttosto soggettivo, mentre il design e l’ergonomia un po’ meno (dipende) e nel caso del Logitech risultano azzeccati in quanto la periferica si adatta subito alla nostra mano.
Non possiamo parlare per gli utenti mancini, ma abbiamo trovato utili e abbastanza comodi anche i due tasti extra interni, facilmente controllabili col pollice. Riguardo il peso, non è tanto una questione di grammatura, ma piuttosto la batteria AA che, con quel posizionamento, snatura in qualche modo il comportamento della periferica quando la paragoniamo all’utilizzo senza batteria e tecnologia PowerPlay (almeno con particolari prese).
A meno di avere già un tappetino PowerPlay, non possiamo considerare tale opzione un plus, o meglio, sappiamo bene che chi vuole risparmiare non pensa minimamente di spendere un cifra corrispondente o superiore per il tappetino.
Riguardo invece le prestazioni, il sensore Hero 25K è una sicurezza, in tandem con gli switch ottico meccanici LIGHTFORCE per una periferica sempre reattiva in tutti i contesti, dal gaming all’utilizzo giornaliero.
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