Dopo avervi parlato del primo drop test a cui è stato sottoposto iPhone Xs, torniamo in un certo senso in argomento mostrandovi una serie di stress test a cui è stato sottoposto iPhone Xs Max. L’obiettivo di questi stress test è verificare la durabilità della scocca nella vita quotidiana ma, come spesso accade, è alquanto difficile che nel quotidiano succede quel che succede nel vide.

Le prove a cui viene sottoposto iPhone Xs Max sono essenzialmente tre: uno scratch test (test sui graffi), un burn test (test sulla resistenza alle fiamme) e un bend test (test di resistenza sulla piegatura), reso tristemente famoso dai risultati pessimi di iPhone 6.

Non vi sveliamo esattamente com’è andato il test per non rovinarvi la visione del video ma, in linea generale, è preferibile stare attenti il più possibile durante l’uso di iPhone Xs Max.

Il copriobiettivo in cristallo “zaffiro”, per esempio, è stato descritto come “impuro” ed è stato dimostrato che è significativamente più suscettibile ai graffi rispetto alla protezione “pura” in vetro zaffiro di alcuni orologi fabbricati in Svizzera. Fondamentalmente, la fotocamera posteriore dell’iPhone XS Max è tanto dura quanto una fotocamera convenzionale trovata sul retro di molti top di gamma Android.

A proposito di vetro, non ci sono molte prove concrete, almeno non ancora, per sostenere la pomposa affermazione di Apple secondo cui l’iPhone XS e XS Max sono dotati del “vetro più resistente“. Quindi sì, probabilmente è una buona idea utilizzare una pellicola e una cover.

Ovviamente, ci sono anche molte cose da amare sulla qualità costruttiva dell’iPhone XS Max, a partire da una cornice in acciaio inossidabile “imponente” e difficile da graffiare. Tutti i pulsanti sono realizzati in metallo robusto e la sensazione generale è “premium” come ci si aspetta.

Prima di andare, vi lasciamo al nostro video unboxing e di prime impressioni sul nuovo iPhone Xs Max.