Recensione Xiaomi MIJIA 1C – L’ecosistema di prodotti Xiaomi diventa sempre più vasto e capita che ci sia spazio per due prodotti diversi identificati dalla stessa sigla. È il caso del nome Xiaomi MIJIA 1C, utilizzato sia per un aspirapolvere robot (da noi recensito qualche settimana fa) che per un aspirapolvere cordless, del quale vi parliamo più approfonditamente oggi.

Recensione Xiaomi MIJIA 1C, aspirapolvere cordless senza compromessi 1

Ergonomia e Design di Xiaomi MIJIA 1C

Il design di Xiaomi MIJIA 1C ricorda molto quello del più famoso Dyson, con una impugnatura con “grilletto” per azionare l’aspirapolvere. Se da una parte l’ergonomia risulta ottimale, dall’altra va considerato il fatto che bisogna continuare a premere per aspirare e non esiste la possibilità di bloccare il tasto.

Nella parte posteriore, a portata di pollice, è presente un selettore a tre posizioni per regolare la potenza di aspirazione anche se con ogni probabilità vi troverete a utilizzare sempre la più elevata. Agevole lo svuotamento del serbatoio dello sporco: basta posizionarsi sopra al cestino, premere un tasto e la parte inferiore si aprirà, lasciando cadere lo sporco nel contenitore.

Nella parte superiore è presente il filtro, a cui si accede facendo ruotare in senso anti orario il coperchio, per mantenere sempre efficiente l’aspirazione. Ricca la dotazione presente nella confezione di vendita: oltre alla spazzola motorizzata principale troviamo una spazzola più piccola per sedie o divani, un tubo di prolunga e alcuni accessori per pulire angoli e superfici morbide.

È presente inoltre un supporto da fissare alla parete per riporre in maniera ordinata l’aspirapolvere e i suoi accessori. Risulta infine molto semplice sostituire i vari accessori, ognuno dei quali dispone di un pulsante per garantire il blocco nella corretta posizione.

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Prestazioni e autonomia di Xiaomi MIJIA 1C

Partiamo subito dall’autonomia, che varia ovviamente a seconda della potenza impostata tramite l’apposito selettore. Al massimo della potenza, che garantisce anche i migliori risultati, l’autonomia raggiunge gli 8-9 minuti, in linea quindi con gran parte della concorrenza.

All’opposto invece l’autonomia alla potenza minima, che raggiunge in media i 50 minuti, anche a seconda del tipo di utilizzo. Con la spazzola motorizzata infatti è normale scaricare la batteria dopo circa 45 minuti, con gli accessori non motorizzati su possono superare i 60 minuti.  Quest’ultimo caso è però il meno verosimile e nei test che abbiamo condotto nell’arco di alcune settimane questi sono stati i risultati ottenuti.

A potenza media l’autonomia rappresenta una sorta di via di mezzo, attestandosi attorno ai 30 minuti. Se alla massima potenza è possibile pulire una stanza, o gli angoli di un appartamento di 120 metri quadri in vista del passaggio di un aspirapolvere robot, alla potenza minima potete pulire un appartamento molto ampio con la dovuta calma, garantendovi una discreta autonomia residua.

La ricarica avviene in due modi: tramite il connettore posizionato sull’impugnatura o attraverso l’accessorio per il fissaggio a parete. In questo caso il caricabatteria va collegato all’accessorio e la ricarica avviene tramite due contatti posti nella parte inferiore dell’aspirapolvere. Lunghi ma non troppo i tempi di ricarica: servono circa 3 ore per riportare la batteria da 2.500 mAh al massimo della carica.

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Passiamo alle prestazioni e all’utilizzo quotidiano, più che soddisfacenti a nostro avviso, sicuramente all’altezza di rivali più blasonati ma anche decisamente più costosi, grazie ai 120 AW di potenza. Va segnalato che dalla pressione del “grilletto” all’avvio del motore trascorre quasi mezzo secondo e la spazzola rotante si avvia con qualche ulteriore decimo di ritardo. Niente di preoccupante visto che in un paio di giorni ci si fa l’abitudine.

La spazzola motorizzata rende molto agevole la pulizia di grandi superfici o di angoli e va in crisi solo negli spazi più angusti, in particolare se utilizzata perpendicolarmente al senso di rotazione della spazzola. Lo spostamento risulta più difficoltoso a causa della forza di aspirazione che tende a tenere “incollata” la spazzola al pavimento. Anche in questo caso basta qualche giorno di utilizzo per farci l’abitudine, anche se è sempre possibile ricorrere alla spazzola più piccola o a uno degli altri accessori.

Ineccepibile il livello di pulizia ottenuto, sia alla massima potenza sia a quella minima, più che sufficiente per chi utilizza l’aspirapolvere quotidianamente. Anche con animali in casa i peli vengono raccolti senza difficoltà e il disegno della spazzola impedisce ingarbugliamenti fastidiosi.

Ottimo anche sui tappeti, dove è indispensabile utilizzare la potenza più elevata a discapito ovviamente dell’autonomia complessiva. Accettabile anche la rumorosità, anche se alla massima potenza difficilmente riuscirete ad ascoltare musica o a sentire l’audio della TV.

Da sottolineare infine che il filtro, incluso quello contenuto nel raccoglitore dello sporco, possono essere lavati in acqua senza alcun problema, facendo ovviamente attenzione ad asciugarli perfettamente, come indicato nelle avvertenz, prima di utilizzarli.

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Conclusioni

Questo Xiaomi MIJIA 1C ci ha davvero impressionati per la facilità d’uso e per le prestazioni offerte, sia a livello di autonomia sia a livello di potenza aspirante. Ottima qualità costruttiva, come da tradizione Xiaomi, massima semplicità d’uso e comfort nelle operazioni di tutti i giorni.

Il tutto ovviamente proposto al classico prezzo concorrenziale di Xiaomi, un marchio di fabbrica. Vi bastano infatti poco più di 200 euro per portarvi a casa un ottimo prodotto che come ricordato in precedenza, non vi farà rimpiangere prodotti più prestigiosi e più costosi.

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