Il panorama dei video citofoni intelligenti, Ring e Nest si contendono una buona fetta di mercato ma devono fare i conti con l’arrembante SwitchBot, che ha deciso di intraprendere una strada meno incentrata sullo smartphone, puntando sull’indipendenza da altri dispositivi. Ecco perché SwitchBot Video Doorbell include un monitor da 4.3 pollici per gestire la telecamera e le comunicazioni, risultando completamente indipendente dallo smartphone.

Questo ovviamente non significa che non possa essere controllato tramite la companion app sul proprio telefono, anzi, ma in questo modo la tecnologia diventa molto più accessibile, in particolare per gli anziani e per i bambini. Lo abbiamo provato per qualche settimana e oggi ve ne parliamo in maniera dettagliata nella nostra recensione completa.

Caratteristiche tecniche

SwitchBot è stato presentato a settembre 2025, in occasione di IFA 2025 e con un prezzo di listino di 159,99 euro va a posizionarsi su una fascia di prezzo molto competitiva rispetto alla concorrenza. Il sistema è composto da due elementi, il video citofono esterno che misura 131 x 65 x 30 millimetri, per un peso di circa 200 grammi, e un monitor interno da 4,3 polliciche può essere posizionato sulla scrivania o fissato al muro con l’apposita staffa fornita in dotazione.

L’elemento esterno ha un orientamento verticale con un sensore 2K (2304 x 1296 pixel) con rapporto di immagine 16:9, ideale per catturare la figura intera di una persona e ha un angolo di visione di ben 165 gradi. è dotato di LED a infrarossi a 940 nanometri per la visione notturna così da catturare immagini di persone che non sono nelle immediate vicinanze del citofono, ma può contare anche su due LED bianchi che permettono di avere una immagine a colori della persona che suona il campanello.

La qualità del video è dunque buona, pur non raggiungendo il livello dei modelli più costosi presenti sul mercato. I colori sono ben riprodotti e anche i dettagli entro qualche metro vengono gestiti senza alcun problema. La qualità scende solo con gli infrarossi, ma è una situazione tipica e dovuta alla minor illuminazione fornita. Utilizzando gli infrarossi potrete vedere in maniera nitida fino a una decina di metri, mentre i due LED fanno bene il loro lavoro fino a 3-4 metri.

Se il modulo esterno è abbastanza semplice, con un singolo tasto da premere per la chiamata, il monitor interno offre diverse funzioni, di cui parleremo tra poco, e può contare su due pulsanti per avviare e terminare la conversazione. Potete utilizzarli sia per rispondere a una chiamata ma anche per verificare quello che sta succedendo all’esterno. In questo caso però l’attività è segnalata dalla luce sul modulo esterno, quindi un eventuale passante o vicino di casa saprà che state guardando.

Il monitor interno è alimentato direttamente dalla presa di corrente, evitando problemi di consumo della batteria e utilizza una tecnologia proprietaria, chiamata EdgeLink, che permette di avere una connessione stabile con il modulo esterno anche in totale assenza di connettività WiFi o Internet. Un vantaggio non trascurabile in termini di sicurezza e affidabilità. La connessione è criptata e locale, con un occhio di riguardo per la privacy dei dati trasmessi. È inoltre possibile acquistare un pannello solare che permette di ricaricare la batteria del videocitofono, ideale per chi non ha un impianto filare nelle vicinanze del modulo esterno.

Autonomia e integrazione

Il modulo esterno invece funziona con una batteria integrata e ricaricabile tramite la porta USB-C posts sul fondo e protetta da uno sportellino in gomma. In questo modo il video citofono può fregiarsi della certificazione IP65, che gli permette di resistere a pioggia, polvere e schizzi d’acqua senza rovinarsi.

La batteria ha una capacità di ben 5.000 mAh e sulla carta offre una autonomia compresa tra i 6 e i 19 mesi. Nelle settimane di utilizzo, a volte anche molto intenso, abbiamo visto la batteria scendere del 7% circa, quindi potrebbe passare ben più di un anno prima che sia necessario effettuare una ricarica. Ovviamente l’autonomia è un dato che può variare, anche drasticamente, in funzione delle temperature, del numero di utilizzi e dell’eventuale attivazione delle funzioni più evolute, che inevitabilmente portano a un consumo maggiore.

L’installazione è decisamente semplice, il monitor può essere appoggiato, come nel nostro caso, sulla scrivania, ma lo potete fissare al muro o vicino all’ingresso. Nella confezione di vendita sono presenti diverse staffe e supporti per fissare il videocitofono all’eterno dell’abitazione o del portoncino di ingresso, a seconda delle vostre preferenze. Se avete già un impianto presente, potete utilizzare i fili di alimentazione, evitando che la batteria si scarichi e raggiungendo una autonomia virtualmente illimitata.

SwitchBot Video Doorbell può essere utilizzato tramite lo schermo incluso, la companion app ma può anche essere integrato in piattaforme di terze parti. Oltre ad Amazon Alexa e Google Home, noi lo abbiamo collegato a Home Assistant, riuscendo ad accedere al flusso video ottenendo così una seconda postazione di controllo. Il videocitofono funge anche da gateway Matter, permettendo di integrare anche altri dispositivo, come la serratura Smart Lock Ultra, con ecosistemi di terze parti, senza che sia necessario acquistare un hub separato.

Funzioni smart

Prima di parlare delle funzioni evolute di questo dispositivo, vale la pena ricordare che, a tutela della privacy, è possibile salvare i video sulla memoria interna da 4 GB, e se prevedete di archiviare un numero maggiore di filmati potete installare una microSD con capacità massima di 512 GB. Ovviamente c’è il rovescio della medaglia, se qualcuno ruba il campanello esterno (c’è una funzione che ve lo segnala) o vi sottrae la scheda SD, perdete ogni prova in vostro possesso. L’alternativa è quella di attivare una sottoscrizione a pagamento, così da salvare i vostri dati sul cloud e potervi accedere comunque, anche se in questo caso dovete fare i conti con qualche rischio in più per la vostra privacy.

Passando alle funzioni smart, è possibile attivare il riconoscimento del movimento e delle persone, tutto funzionante in locale senza quindi che nessun dato venga inviato ai server del produttore. È possibile inviare risposte predefinite al proprio interlocutore, scegliendo tra quelle presenti a schermo, ma nel caso non vi soddisfacessero è possibile registrare dei messaggi personalizzati. Una funzione molto comoda se non siete in casa o se in casa ci sono solo bambini (magari perché siete in lavanderia) e volete una maggior sicurezza.

Se al citofono suona un estraneo, penserà che voi siate in casa e qualora fosse un malintenzionato potrebbe allontanarsi subito. Molto comoda è anche la funzione che permette di associare il monitor interno alla serratura SwitchBot Lock Ultra (qui la nostra recensione), che può così essere aperta anche se vi trovate in un’altra stanza. Noi abbiamo trovato molto comoda questa funzione posizionando il monitor nello studio, che è lontano dall’ingresso, così da poter aprire la porta dopo aver visto chi ha suonato.

Da notare che il modulo esterno offre una funzione NFC, che se programmata permette di aprire la porta di ingresso, con una Lock Ultra installata, semplicemente appoggiando il telefono. Ovviamente è possibile creare diverse automazioni, qualora aveste altri dispositivi SwitchBot in casa, magari per accendere la luce davanti alla porta quando vi avvicinate, o per riprodurre in automatico un messaggio quando qualcuno suona.

L’integrazione con Home Assistant, nel nostro caso, ci ha permesso interazioni anche con dispositivi di terze parti. È bene ricordare che qualora doveste installare SwitchBot Video Doorbell in un condominio, dovrete fare attenzione alla privacy dei vostri condomini, posizionando la telecamera in modo che inquadri solo la parte antistante la porta di ingresso ed eventualmente l’area dove depositare i pacchi.

Un’ultimo appunto infine per la distanza di installazione tra video citofono e monitor interno. Il produttore afferma che è possibile arrivare fino a 100 metri senza ostacoli, nella realtà vi consigliamo di non superare i 5-10 metri, per evitare un degrado esagerato del segnale e della qualità di connessione.

Conclusioni

Ancora una volta SwitchBot ha portato sul mercato un dispositivo interessante, ricco di funzioni intelligenti e con un prezzo accessibile. La possibilità di lavorare in locale e il funzionamento indipendente da Internet sono dei plus da non sottovalutare. Se poi ci aggiungete il fatto che durante il Black Friday lo trovate in promozione a 99 euro, il gioco è fatto.

Pro:

    • monitor da 4,3

Contro:

    • campo visivo ridotto
    • distanza limitata tra campanello e monitor

Voto finale:

8.2