Dopo aver superato 500 mila download a distanza di pochissime ore dal lancio, l’applicazione Immuni continua ad essere costantemente aggiornata e a venire scaricata da un numero sempre maggiore di utenti. Come avevamo più volte sottolineato, da quest’oggi partirà il progetto pilota di utilizzo in 4 regioni italiane.

Più di 2 milioni di download

Come dichiara la ministra dell’Innovazione durante una intervista a “Unomattina” su Rai 1, Paola Pisano, “scaricare l’applicazione è utile in questo momento di ripresa delle attività, per muoversi in sicurezza e diminuire la probabilità di nascita di focolai improvvisi e soprattutto per tutelare noi stessi e le persone a noi care“.

La ministra Pisano ci ricorda anche che l’applicazione Immuni “è già attiva su tutto il territorio, su scala nazionale, e oggi inizia la sperimentazione in quattro regioni“. I cittadini residenti in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia sono infatti i primi a poter testare il funzionamento del tracking che, lo ricordiamo, ruota attorno al sistema di API messe a punto da Apple e Google.

Nonostante le prime critiche di sessismo e di problemi di utilizzo con smartphone Huawei e HONOR, sono più di 2 milioni i download di Immuni tramite le piattaforme digitali. Come ricorda la ministra dell’Innovazione, “maggiore è il numero delle persone che scarica l’app e maggiore è la possibilità che si sia avvisati qualora si entri in contatto con un caso positivo”.

Si parte da quattro regioni

Per quanto riguarda i problemi su alcuni smartphone Huawei e HONOR non dovuti all’applicazione, già da oggi dovrebbero essere disponibili alcune novità per alcuni modelli di smartphone su cui non era possibile installare l’app.

Vi ricordiamo che l’app Immuni è disponibile gratuitamente su App Store (qui il link) e su Google Play Store (clicca per scaricare), in forma completamente volontaria e che il suo utilizzo ci permette di disinnescare la nascita di ulteriori focolai di infezione.

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