Alphabet, la holding americana a cui fa capo Google e guidata da Sundar Pichai, CEO anche del gigante di Mountain View, ha rilasciato i dati finanziari relativi al trimestre Q2 2020. Secondo quanto dichiarato dalla compagnia, per la prima volta si è assistito ad un calo delle vendite pari al 2% rispetto allo stesso periodo di riferimento dell’anno scorso.

Calano le entrate di Alphabet

I ricavi totali sono stati pari a 38.3 miliardi di dollari (circa 32.3 miliardi di euro), mentre il reddito netto è stato pari a 6.9 miliardi di dollari (circa 5.8 miliardi di euro) rispetto ai 9.9 miliardi di dollari registrati l’anno passato. C’è stata una importante flessione anche per quanto riguarda gli introiti provenienti dal mercato della ricerca sul web, con 21.3 miliardi di dollari (circa 17.9 miliardi di euro) contro i 23.6 miliardi di dollari del Q2 2019.

Ruth Porat, CFO di Alphabet, ha dichiarato “stiamo continuando a navigare attraverso un ambiente globale piuttosto difficile“, ma resta altrettanto fiducioso circa la leggera crescita registrata in prossimità della chiusura fiscale del secondo trimestre 2020. “Riteniamo prematuro valutare la durabilità delle tendenze recenti data l’ovvia incertezza del macroambiente globale“, ha aggiunto successivamente, sebbene altri reparti come YouTube e la sezione Cloud di Google abbiano registrato vendite piuttosto incoraggianti.

Il mercato della pubblicità su YouTube ha visto un incremento a 3.81 miliardi di dollari (circa 3.2 miliardi di euro), mentre al sezione Cloud ha registrato un incremento a 3.01 miliardi di dollari contro i 2.1 miliardi di dollari dell’anno passato. Sundar Pichai ha inoltre sottolineato come YouTube e le sottoscrizioni a Google Play siano cresciute del 35%, mentre importanti aziende come ad esempio Deutsche Bank ha scelto la piattaforma Cloud di Google “per ridurre i costi migliorando l’efficienza operativa o per favorire l’innovazione“.

Il ramo Other Bets, l’area di Alphabet a cui fanno riferimento i laboratori Google X e non solo, continua a perdere denaro, mentre la sezione “altri ricavi” che include l’area hardware, il Play Store e le vendite di YouTube slegate dalla pubblicità, ha registrato 5.12 miliardi di dollari di entrate contro i 4 miliardi di dollari dell’anno scorso.