Pur avendo compiuto notevoli progressi, i Chromebook hanno ancora dei limiti e tra questi senza dubbio vi è la mancanza di alcune valide alternative alle principali applicazioni dei computer Windows.

Google è consapevole di tale limitazione e ha già reso noto che presto anche i Chromebook potranno fare girare le applicazioni Windows e nel corso di un’intervista, Cyrus Mistry, product manager di Chrome OS, ha svelato qualche dettaglio su ciò che Google ha in mente per questa nuova soluzione.

Niente dual-boot per i Chromebook

In tanti speravano che Google avrebbe offerto agli utenti la possibilità di eseguire il dual-boot, soluzione che consente di ospitare sul dispositivo sia Chrome OS che Windows 10 e scegliere quale dei due avviare di volta in volta.

Ebbene, non sarà questa la strada scelta dal colosso di Mountain View: Chrome OS, infatti, utilizzerà Parallels Desktop, un sistema che virtualizza le macchine all’interno di un sistema operativo esistente (si tratta della soluzione che consente agli utenti MacOS di usare i programmi Windows).

Windows apps su Chromebook

Pare che la ragione principale per cui il team di Google avrebbe deciso di escludere il dual-boot sia la sicurezza, che sarebbe stata sacrificata in un modo ritenuto non accettabile.

Per sfruttare tale soluzione, inoltre, sarà necessario avere un Chromebook con una dotazione hardware sufficiente per fare girare le app Windows. E già c’è chi si chiede se non abbia più senso comprare direttamente un notebook Windows.