Un comunicato pubblicato ieri 31 marzo 2020 dall’AIRES (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati) e dall’ANCRA (Associazione Nazionale Commercianti Radio televisione elettrodomestici dischi e Affini) riporta che il governo ha confermato che i prodotti elettrici ed elettronici sono da ritenersi beni di prima necessità. Questo significa che le attività commerciali che distribuiscono prodotti elettronici o elettrici non possono essere sospese forzatamente per ragioni sanitarie dovute alla pandemia di Coronavirus in corso.

I negozi di prodotti elettrici ed elettronici possono aprire

Il comunicato menziona anche il DPCM dell’11 Marzo che ha abrogato la disposizione del precedente DPCM dell’8 Marzo che imponeva la chiusura dei punti vendita posti all’interno dei centri commerciali e delle strutture di grandi dimensioni, anche se indipendenti, durante i fine settimana. Quanto riportato si estende anche ai rivenditori non specializzati in quanto la norma ricomprende ogni rivenditore di tali prodotti indipendentemente dalle dimensioni e dai format di vendita.

Gli orari di apertura e chiusura restano a discrezione delle imprese, delle organizzazioni e dei gestori, in quanto non saranno soggetti alla chiusura forzata, sempre nel rispetto di eventuali ordinanze restrittive in vigore nel comune e/o regione di appartenenza che dovranno essere considerate vincolanti, in quanto prevalenti sulla normativa nazionale.

Per quanto riguarda i mercati, sia all’aperto sia coperti, sul sito del governo è specificato che in essi può essere svolta soltanto l’attività di vendita di generi alimentari, nonché, ai sensi del DPCM del 22 marzo 2020, di ogni prodotto agricolo, fermo restando che in tutte le strutture deve essere in ogni caso garantita la distanza interpersonale di 1 metro, anche attraverso la modulazione di accesso e di apertura, inoltre resta vietata ogni forma di assembramento.

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