Quando si parla di 5G è molto facile ritrovarsi impelagati in conversazioni in cui se ne sentono davvero di tutti i colori – ne è un esempio il numero sempre maggiore di comuni che bloccano l’installazione delle torri 5G o i vandali che danno fuoco causando importanti disservizi. In queste ore l’European Round Table for Industry (ERT) ha pubblicato un nuovo rapporto in cui si va a valutare lo stato di qualità delle reti presenti in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea.

Un divario incredibile con la Corea del Sud

Il documento mette nero su bianco una realtà che conosciamo molto bene: sebbene il 5G rappresenti un tassello strategico di importanza epocale per tutti i Paesi dell’UE, è ancora presente una incredibile lentezza a munire gli stati della necessaria infrastruttura per garantire ai cittadini e alle imprese di godere dei benefici della connettività di quinta generazione.

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Facendo un rapido confronto con lo stato di diffusione delle torri 5G per milioni di abitanti, se in Corea del Sud pariamo di millecinquecento stazioni per milioni di abitanti, in Europa sono solo 10 le stazioni 5G per milioni di abitanti.

L’Europa ha notevoli punti di forza industriali che possono sostenere l’implementazione del 5G – sottolinea Martin Lundstedt, Chair of ERT’s Committee on Digital Transformation -, ma come mostra questo ultimo rapporto di valutazione, è in ritardo rispetto ad altre regioni sia nella commercializzazione che nelle infrastrutture per il 5G“.

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Se siete curiosi di scoprire ulteriori informazioni pubblicate nel paper, potete trovare il fild PDF a questo link.