La Porsche Cayenne elettrica debutterà sul mercato nei primi mesi del 2026 e promette di non essere lo stesso veicolo ma in versione a zero emissioni.
Il veicolo nella variante di punta entra numericamente nel regno delle hypercar, mentre sotto pelle sfoggia una catena cinematica ridisegnata, una batteria a celle pouch ad alta densità e una piattaforma elettronica completamente nuova.
Ecco tutto quello che c’è da sapere, dai motori alla ricarica, fino al rivoluzionario abitacolo.
Indice:
Porsche Cayenne elettrica promette specifiche ed estetica da urlo
La base tecnica è la Premium Platform Electric (PPE) condivisa con Macan e Audi Q6 e-tron, qui rivista per rispettare i target dinamici di un SUV E-segment firmato Porsche.
Il motore posteriore è inedito e nasce in collaborazione con ZF e adotta il raffreddamento diretto a olio dell’intera lunghezza degli avvolgimenti dello statore per tenere a bada le temperature e sostenere la potenza nel tempo.
Lo stesso fluido (fornito da Exxon) raffredda anche i cavi di potenza tra inverter e motore prima di un radiatore aria/olio; il riduttore epicicloidale a tre stadi ha un circuito termico separato.
L’inverter è Bosch: sulle versioni top usa semiconduttori in carburo di silicio (SiC) su entrambi gli assi per massimizzare efficienza e densità di commutazione, mentre i tagli meno potenti restano su silicio tradizionale con raffreddamento a mantello d’acqua.
Davanti troviamo il motore della Macan. In totale Porsche ha sviluppato cinque varianti (tre posteriori e due anteriori) per combinare livelli di potenza differenti.

I numeri sono impressionanti: fino a 1500 Nm di coppia combinata. Il modello di vertice mantiene circa 735 kW (1000 CV) di potenza continua e supera gli 800 kW in boost temporaneo.
La Cayenne Electric introduce un recupero rigenerativo attivo sia in rilascio sia in frenata con tre profili selezionabili dal guidatore:
- On (decelerazione continua in stile freno motore)
- Off (veleggio)
- Auto (gestione adattiva in base al contesto).
Coerente con la filosofia Porsche, non c’è una vera one-pedal: la Casa punta a una transizione più naturale per chi arriva dal termico.
Batteria e chimica delle celle
Il pacco batteria è stato riprogettato rispetto alla Macan.
Catodo NCMA con nichel all’86% per aumentare la densità, anodo con fino al 6% di silicio (a fronte di maggiori dilatazioni da gestire). La scelta costruttiva cade su celle pouch plastico-alluminio (LG Energy Solution, come Taycan), mentre Macan impiega celle prismatiche.
La capacità è 113 kWh lordi / 108 kWh netti, con autonomia dichiarata oltre 600 km.
Porsche ha affermato di aver ridotto drasticamente i moduli: dai 33 di Taycan agli attuali 6 sulla Cayenne (12 su Macan). Meno materiale inattivo, layout semplificato e manutenzione più agevole: niente cell-to-pack, ma moduli da 32 celle ciascuno (192 totali, 192s1p) disposti trasversalmente.
Raffreddamento attivo sopra e sotto ogni modulo; in caso di evento termico il contenimento è a livello di modulo con sfogo controllato verso il basso.

Ricarica ad alta potenza (e induttiva)
Architettura a 800 V fino a 400 kW in DC: dallo 0 all’80% in meno di 16 minuti. Su colonnine a 400 V subentra il “bank charging” già visto su Q6 e-tron/Macan: la batteria si divide in due sottopacchi da 400 V in parallelo, con potenza fino a 200 kW e plateau mantenuto più a lungo, per un 0–80% in circa 26 minuti.
Debutta anche una ricarica induttiva di nuova generazione: la piastra ricevente a bordo integra un inverter dedicato che converte AC in DC direttamente per la batteria, bypassando l’OBC. L’inverter ha raffreddamento a liquido indipendente; la piastra a pavimento è raffreddata ad aria forzata.
Efficienza complessiva dichiarata al 90%.
Per migliorare l’efficienza con il caldo estremo, le ventole anteriori spingono aria nei radiatori anziché aspirarla.
La pompa di calore sfrutta tre fonti (motori, pacco batteria, aria ambiente) integrando componenti esistenti per contenere complessità. Navigando verso una colonnina HPC, il sistema precondiziona in modo proattivo la batteria, tenendo conto anche di ritardi/traffico lungo il percorso.
Gli interni: Porsche abbraccia a pieno il digitale con il “Flow Display”
Dentro, la Cayenne Electric segna una discontinuità rispetto al modello termico: fino a tre schermi (strumentazione da 14,25”, OLED centrale curvo e, optional, display passeggero da 14,9”).
Segno distintivo di questo nuovo corso è l’inedito “Flow Display”, ovvero un grande OLED curvo integrato nella console che ospita climatizzazione, infotainment e funzioni vettura con logiche di interazione ripensate.
I comandi fisici non spariscono, ma restano dove servono per l’uso intuitivo. Spiccano il maniglione centrale con poggiapolso, braccioli riscaldati, console climatizzata e un tetto panoramico elettrocromico a nove sezioni regolabili indipendentemente; la parte anteriore si apre come un classico tetto scorrevole.



A bordo cresce lo spazio e arrivano sedili posteriori elettrici di serie per modulare l’abitacolo tra relax e carico.
I nuovi “Mood Modes” si occupano di gestire luci, clima, audio e funzioni dei sedili.
Il sistema di riscaldamento superfici scalda non solo sedili ma anche braccioli e pannelli, per un calore diffuso più efficiente della sola aria calda.
La digitalizzazione dell’abitacolo compie un altro passo in avanti con la piattaforma Porsche Digital Interaction: oltre al quadro OLED da 14,25” e al display passeggero da 14,9”, debutta un head-up display da 8,7” in realtà aumentata con frecce e riferimenti corsia “proiettati” nel campo visivo.
Presenti anche widget configurabili e la nuova Themes App che consentono di armonizzare la palette cromatica di tutte le superfici digitali con cinque mondi predefiniti.
L’assistente vocale con AI (Voice Pilot) inoltre comprende comandi complessi e follow-up senza ripetere la parola chiave, gestendo climatizzazione, sedili, luci, navigazione e media in linguaggio naturale.
Con la nuova Porsche Digital Key, smartphone e smartwatch diventano chiave grazie a UWB: la vettura si apre/chiude automaticamente all’avvicinarsi o allontanarsi del conducente e la chiave digitale può essere condivisa con fino a sette utenti.

Personalizzazione degli interni più ampia che mai
Tredici combinazioni d’interni, quattro pacchetti dedicati all’abitacolo e cinque pacchetti per dettagli e finiture consentono una configurazione su misura, dal raffinato-elegante allo sportivo-contemporaneo.
Oltre alle classiche pelli arrivano nuove tinte (grigio magnesio, lavanda, grigio salvia) e, per chi evita la pelle, l’allestimento Race-Tex con tessuto Pepita in omaggio alla tradizione. Il programma Sonderwunsch spinge oltre l’Exclusive Manufaktur per creare pezzi unici secondo i desideri del cliente.
Scheda tecnica (principali dati)
Trazione: integrale con 2 motori sincroni a magneti permanenti, 2 riduttori a una marcia
Potenza di sistema: fino a 600 kW in erogazione standard; +100 kW con push-to-pass; fino a 800 kW con Launch Control, coppia max 1.500 Nm
0–100 km/h: \< 3,0 s (top di gamma)
Velocità massima: 250 km/h
Batteria: 113 kWh lordi, 108 kWh netti, chimica NCMA con anodo arricchito al silicio, celle pouch
Autonomia: \> 600 km
Ricarica: AC 11 kW (opzionale 22 kW e induttiva); DC fino a 400 kW (200 kW su rete a 400 V)
Tempi DC: \< 16 min (0–80% a 800 V), \< 26 min (0–80% a 400 V)
Quando arriverà sul mercato?
La Cayenne Electric è attesa sul mercato nei primi mesi del 2026.
Porsche, pur rimodulando i piani elettrici complessivi, non ha toccato questo progetto strategico: un SUV a zero emissioni capace di prestazioni estreme, ricariche lampo e un abitacolo che porta su strada la visione digitale del marchio per i prossimi anni.
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