La notizia di un accordo da miliardi di dollari tra Intel e NVIDIA, che vedrà le CPU x86 di Santa Clara integrare in futuro veri e propri chiplet GPU RTX, ha immediatamente sollevato una domanda che molti appassionati di tecnologia si sono posti: che ne sarà delle schede grafiche Intel Arc, lanciate con tanta fatica negli ultimi anni per sfidare i colossi NVIDIA e AMD?

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Intel non ha intenzione di eliminare le GPU Arc

Come confermato dal CEO di NVIDIA Jensen Huang, l’azienda fornirà a Intel componenti grafici modulari da posizionare accanto ai core x86, sostituendo in parte la tradizionale grafica integrata Arc che l’azienda sviluppa internamente; una mossa che, di fatto, porta NVIDIA direttamente dentro i processori Intel, aprendo scenari inediti per PC desktop e laptop di prossima generazione, e che inevitabilmente sposta l’attenzione del mercato verso una cooperazione tra due storici rivali.

Molti osservatori, non a torto, si sono chiesti se questo non rappresenti il preludio a un graduale disimpegno di Intel dal settore GPU dedicate, un ambito in cui la casa di Santa Clara ha investito ingenti risorse per costruire la famiglia Arc, ma che continua ad essere dominato da NVIDIA e AMD.

La replica tuttavia non si è fatta attendere, un portavoce dell’azienda ha chiarito che la collaborazione con NVIDIA è da considerarsi complementare alla roadmap di Intel, aggiungendo che Intel continuerà ad avere offerte di prodotti GPU; una linea ribadita più volte anche da Michelle Johnston Holthaus, dirigente di spicco di Intel fino al suo recente e improvviso addio.

In altre parole, le GPU Arc non sono destinate a scomparire, almeno non nell’immediato; la stessa Intel evita di parlare di roadmap precise, ma vuole rassicurare gli utenti e i partner sul fatto che il brand Arc, e più in generale lo sviluppo di soluzioni grafiche proprietarie, resta parte della strategia aziendale.

Nonostante le dichiarazioni ufficiali, diversi analisti restano scettici, ha senso per Intel continuare a investire miliardi per colmare il gap con NVIDIA e AMD, quando ora NVIDIA è di fatto un partner che fornirà GPU per le CPU di prossima generazione? In un periodo di tagli ai costi e ristrutturazioni interne, la tentazione di ridimensionare l’impegno nel segmento grafico potrebbe diventare forte.

Eppure non mancano i segnali positivi, dopo un debutto altalenante con le prime Arc, Intel ha saputo sorprendere con la serie B580, accolta con favore sia dagli appassionati che dalla critica, e con il laptop da gaming MSI Claw, che ha dimostrato come le GPU della casa possano essere competitive anche in ambito portatile.

Al momento dunque il messaggio è chiaro, Arc va avanti, ma la vera sfida sarà capire come Intel intenderà far evolvere la propria offerta, soprattutto quando le prime CPU con chiplet NVIDIA inizieranno ad arrivare sul mercato, un traguardo che realisticamente richiederà ancora un paio d’anni.

Bisognerà attendere per scoprire se Arc riuscirà a conquistare nuove quote di mercato o se, al contrario, finirà per ritagliarsi un ruolo più di nicchia, magari concentrandosi su soluzioni integrate e notebook, lasciando a NVIDIA e AMD la battaglia nel segmento enthusiast.

Quel che è certo è che l’accordo tra Intel e NVIDIA ridisegna l’intero panorama delle GPU, un’alleanza che se da un lato offre nuove opportunità tecnologiche, dall’altro lascia aperte tutte le incognite sul futuro di un brand (Arc) che solo tre anni fa sembrava il primo vero tentativo di scalfire il duopolio che domina da decenni il mercato della grafica.

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