Dopo gli ultimi risultati finanziari, ma soprattutto dopo aver consultato i dati degli analisti in merito al market-share nei vari segmenti di mercato, AMD cerca di sfruttare al massimo il suo momento d’oro per affondare il colpo sul competitor di sempre Intel.
Nelle scorse ore infatti, l’azienda guidata da Lisa Su ha rilasciato un comunicato che ribadisce l’attuale situazione, evidenziando la supremazia raggiunta dal produttore nell’industria dei processori, non solo desktop ma secondo i dati AMD in tutti i segmenti o quasi.
AMD: domina praticamente in tutti i settori
Come spesso accade in queste occasioni, e l’abbiamo già visto molte volte in passato, AMD non usa mezzi termini per dire sostanzialmente che a oggi è l’azienda numero uno per quanto concerne i processori. Questo periodo coincide di conseguenza con i risultati peggiori fatti segnare da Intel negli ultimi anni, una realtà che l’azienda di Santa Clara non sta nascondendo e che la vede ancora impegnata con diversi progetti (vedi Panther Lake e Nova Lake) per cercare una svolta o comunque un cambio di direzione (verso quella giusta magari).
Detto questo, gli ultimi annunci di AMD in fatto di CPU hanno consolidato senza dubbio questa leadership; i Ryzen Threadripper 9000 Shimada Peak sono ora il nuovo punto di riferimento nel segmento High End Desktop (o HEDT), mentre Ryzen AI Max “Strix Halo” può dominare nel mobile essendo tra le altre cose la prima piattaforma PC a poter gestire modelli AI da 128 miliardi di parametri in locale grazie all’ausilio di 96 GB di memoria LPDDR5X on-board.
Ma non è tutto. Nel segmento consumer desktop e notebook domina la seria Ryzen 9000 e le relative varianti con cache X3D e architettura Zen 5, nel mondo server, datacenter e supercomputer entrano invece in campo gli AMD EPYC.
In questo settore AMD sta ottenendo probabilmente i risultati più importanti anche in termini economici. I processori AMD EPYC 4a gen guidano attualmente i più potenti supercomputer al mondo (in coppia con GPU ovviamente), garantendo ad AMD importanti riconoscimenti visto che i primi due supercomputer della Top500 utilizzano tecnologia AMD.
Se poi vogliamo strafare, i più recenti AMD EPYC di quinta generazione fanno ancora meglio, migliorando gen su gen non solo per quanto concerne le prestazioni assolute, ma anche per densita ed efficienza energetica. AMD ci dice anche di essere al primo posto anche per quanto concerne i processori per le console portatili (e non) e dei SoC semi-custom, un altro settore piuttosto difficile da dominare.
Stando ai dati dell’azienda, l’unico segmento di mercato dove ancora Intel ha la meglio è quello dei processori a basso consumo o comunuqe entro i 45 watt, ambiti dove le soluzioni Intel Core Ultra serie U e serie H offrono attualmente risultati migliori. Per il resto del 2025 AMD non dovrebbe avere in serbo ulteriori novità di rilievo; a oggi pensiamo che, valutando anche l’offerta del competitor, alla fine dei conti non dovrebbero servire, o forse si?
Ricordiamo infatti che Intel non vuole mollare la presa e si prepara ad annunciare entro l’autunno i processori mobile Panther Lake, seguiti a inizio 2025 probabilmente dai primi esemplari Nova Lake che, tra le altre cose, dovrebbero integrare una soluzione simile alla tecnologia 3D V-Cache di AMD.
Dal nostro punto di vista, ma non solo pensiamo, la concorrenza non può solo che far bene al mercato e all’utente finale; ricordando AMD nell’era pre-Ryzen, non possiamo pensare che Intel stia a guardare immobile questa situazione per troppo tempo (speriamo).
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