Negli ultimi giorni Anker, celebre produttore di accessori di ricarica e dispositivi elettronici, ha annunciato un doppio richiamo volontario di numerosi modelli di power bank venduti in tutto il mondo; una decisione che, come spesso accade in casi analoghi, arriva per eccesso di precauzione ma che non manca di destare preoccupazione negli utenti, soprattutto considerando che in alcuni casi i difetti segnalati potrebbero provocare surriscaldamento, fumo, o addirittura incendi.

Diversi power bank Anker a rischio

Il primo richiamo riguarda un prodotto particolarmente diffuso, ossia i power bank Anker PowerCore 10.000, commercializzati negli Stati Uniti tra il 1° giugno 2016 e il 31 dicembre 2022; secondo quanto dichiarato ufficialmente dall’azienda questi dispositivi presenterebbero un potenziale problema con la batteria interna, in grado di causare surriscaldamento estremo, fusione dei componenti in plastica, emissione di fumo e rischio di incendio.

I clienti che hanno acquistato questo dispositivo possono verificare rapidamente se il loro prodotto è interessato, controllando il numero di modello A1263 riportato sul fondo del power bank; in ogni caso Anker ha messo a disposizione un apposito sito web di verifica per controllare il numero di serie.

Per i possessori di un PowerCore 10.000 difettoso Anker propone due opzioni di compensazione, una carta regalo da 30 dollari spendibile sul sito ufficiale, oppure la sostituzione gratuita con un altro power bank Anker da 10.000 mAh; gli utenti possono trovare tutti i dettagli e le procedure sul sito della campagna di richiamo.

Parallelamente, Anker ha avviato un secondo richiamo di portata globale, che coinvolge una gamma ben più ampia di power bank tra cui anche dispositivi di più recente introduzione sul mercato; nello specifico i prodotti interessati sono i seguenti:

  • Anker Power Bank (10.000 mAh, 22,5 W) – Modello A1257
  • Anker Power Bank (20.000 mAh, 22,5 W, cavo USB-C integrato) – Modello A1647
  • Power Bank Anker MagGo (10.000 mAh, 7,5 W) – Modello A1652
  • Anker Zolo Power Bank (20.000 mAh, 30W, cavo USB-C e Lightning integrato) – Modello A1681
  • Anker Zolo Power Bank (20.000 mAh, 30W, cavo USB-C integrato) – Modello A1689

In questo caso l’azienda specifica che la probabilità di malfunzionamento sarebbe minima, ma il richiamo viene effettuato per la massima tutela dei consumatori; dalle informazioni disponibili la causa del problema risiederebbe in difetti di produzione da parte di un fornitore di celle batteria, che potrebbero contenere impurità o particelle metalliche capaci di provocare cortocircuiti, surriscaldamenti e incendi.

Alcune batterie inoltre sarebbero prive di adeguato isolamento o esposte a shock termici e meccanici durante la produzione, incrementando ulteriormente i rischi.

Se avete acquistato uno dei modelli elencati, Anker invita a:

  • controllare subito il numero di serie tramite il modulo di verifica online (link riportato poco sopra)
  • interrompere immediatamente l’utilizzo del power bank
  • smaltire correttamente il dispositivo

In termini di rimborso e sostituzione la situazione varia a seconda del Paese, negli USA per esempio i clienti potranno scegliere tra una sostituzione gratuita o una carta regalo, mentre in Cina Anker riconosce anche un rimborso completo, la sostituzione con un prodotto di fascia superiore o una carta regalo.

Al momento non risultano segnalazioni ufficiali di incidenti su larga scala, ma l’azienda ha dichiarato di essere già al lavoro con i fornitori per introdurre nuovi protocolli di supervisione e test, con l’obbiettivo di ridurre al minimo la probabilità di episodi simili in futuro.

Alla luce di tutto ciò vi invitiamo a controllare, grazie agli strumenti forniti dall’azienda, se siete in possesso di uno dei power bank interessati e, in tal caso, il consiglio è quello di interrompere subito il loro utilizzo.