È passato un anno e mezzo dal lancio dei primi satelliti per il servizio di connettività satellitare di Starlink, Direct to Cell, una soluzione potenzialmente rivoluzionaria che è stata già ampiamente testata sia internamente da SpaceX che da vari partner come l’operatore statunitense T-Mobile, che nella giornata di ieri ha annunciato il lancio di T-Satellite, il suo servizio satellitare mobile.

Dopo varie settimane di sperimentazioni del servizio, già disponibile in beta, sarà a disposizione di tutti dal prossimo 23 luglio, solo negli Stati Uniti e in maniera limitata perché includerà inizialmente solo il servizio di messaggistica, ovvero la possibilità di scambiare SMS e MMS.

Offerta

Google Pixel Watch 4 (45 mm)

379€ invece di 449€
-16%

Starlink e T-Mobile insieme per la connettività satellitare: subito SMS e MMS, da ottobre anche Internet

Direct to Cell, per chi non lo sapesse, è il servizio di connettività satellitare di Starlink che, basandosi su dei satelliti specifici dotati di un modem eNodeB (ce ne sono 657 in orbita ad oggi) in grado di agire da ripetitori per i telefoni cellulari, fornisce copertura per comunicazioni testuali, dati, IOT e voce. È un servizio che, potenzialmente, garantisce connettività anche nelle zone senza copertura telefonica, praticamente ovunque ci sia una visuale del cielo che permetta di collegarsi con i satelliti.

Lo scorso 27 novembre la Commissione federale per le comunicazioni statunitensi FCC aveva autorizzato SpaceX a usare i suoi satelliti per fornire ai clienti di T-Mobile tale servizio, il primo operatore di telefonia mobile a utilizzarlo, benché solo per le comunicazioni testuali. Gli altri servizi di Starlink Direct to Cell saranno infatti disponibili più avanti e per gradi, man mano che la costellazione di satelliti e le varie tecnologie a supporto lo consentiranno.

Intanto, proprio T-Mobile, come anticipato, ha annunciato il lancio del suo servizio di connettività satellitare T-Satellite, che sarà disponibile per tutti gli statunitensi dal 23 luglio: SMS e MMS per gli smartphone Android, solo SMS per gli iPhone, che riceveranno più avanti il supporto agli MMS.

Dal 1° ottobre seguente T-Mobile ha fatto sapere che attiverà anche il servizio satellitare basato sui dati per la navigazione in rete, potendo così servire anche altre applicazioni e funzioni di cui al momento l’operatore non fa menzione, pur aggiungendo che “in futuro saranno disponibili app satellitari di AccuWeather, AllTrails, Apple, Google, WhatsApp e X, tra molti altri”.

E in Italia?

Starlink Direct to Cell potrebbe arrivare anche da noi più avanti, ma SpaceX non ha al momento fatto sapere nulla al riguardo né ha comunicato eventuali collaborazioni con gli operatori attivi in Italia e nell’Unione Europea: tra i partner attuali ci sono al momento T-Mobile (Stati Uniti), Optus e Telstra (Australia), Rogers (Canada), One NZ (Nuova Zelanda), KDDI (Giappone), SALT (Svizzera), Entel (Cile e Perù) e Kyivstar (Ucraina).

Non è quindi certo che venga commercializzato, ma considerando che SpaceX offre già vari servizi di connettività satellitare in Italia l’ipotesi che arrivi non è da escludere. E comunque, Starlink a parte, c’è anche Vodafone che sta lavorando a un servizio per certi versi simile che utilizza i satelliti BlueBird di AST SpaceMobile, società statunitense partner di Vodafone e rivale di Starlink, servizio che dovrebbe invece essere disponibile in Europa dalla fine di quest’anno o dall’inizio del prossimo.

I nostri contenuti da non perdere: