Un tempo dominatore incontrastato del segmento smartwatch premium, Apple Watch sta ora attraversando un periodo piuttosto complicato, secondo un nuovo rapporto le spedizioni globali dell’indossabile della mela sono in calo da due anni consecutivi, in netta controtendenza rispetto alla crescita registrata dai principali marchi concorrenti.
Per la prima volta dopo molto tempo dunque, il successo del dispositivo non appare più così scontato e, come spesso accade in ambito tecnologico, non basta più affidarsi a ciò che ha funzionato in passato; l’evoluzione dei gusti e delle esigenze degli utenti, unita alla crescente concorrenza, sta costringendo anche Apple a riflettere seriamente sul futuro della propria linea di smartwatch.
Ma cosa sta realmente succedendo al mercato degli Apple Watch? E quali strategie potrebbe adottare l’azienda di Cupertino per tornare a dettare il ritmo?
Spedizioni in picchiata per Apple Watch, mercato saturo e upgrade poco convincenti
Secondo il Global Smartwatch Shipment Tracker relativo al quarto trimestre 2024 le spedizioni di Apple Watch sono diminuite del 19% su base annua, facendo segnare il quinto trimestre consecutivo in calo; ancora più significativo è il fatto che questa tendenza negativa riguarda praticamente tutte le aree geografiche (con l’unica eccezione rappresentata dal mercato indiano).
La flessione più marcata si registra però negli Stati Uniti, storicamente tra i mercati più forti per l’ecosistema Apple, e responsabile da solo di oltre la metà delle spedizioni totali.
Il declino è iniziato nel 2022 con una crescita pari a zero (dopo il +27% dell’anno precedente) e si è trasformato in un vero e proprio crollo: -10% nel 2023, -19% nel 2024, un trend che appare tanto preoccupante quanto strutturale, e che sta già erodendo anche la quota di mercato globale di Apple nel segmento degli smartwatch avanzati, scesa di 8 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Non è andata meglio nemmeno per Apple Watch Ultra, il modello di punta pensato per professionisti o sportivi estremi, la cui quota di mercato è calata dal 10% a meno dell’8%, segno evidente che neanche le varianti più costose riescono più a trainare il brand come in passato.
Alla base di questo rallentamento, che non riguarda l’interesse verso gli smartwatch in generale ma specificatamente Apple Watch, ci sarebbe un motivo tanto semplice quanto fondamentale: gli utenti trovano sempre meno motivi per aggiornare i propri dispositivi.
Tanto per cominciare nel 2024 non è stato lanciato un nuovo modello SE, e anche la serie 10 di Apple Watch ha ricevuto aggiornamenti piuttosto marginali; come se non bastasse, Apple ha dovuto fronteggiare anche problemi legali, tra cui la rimozione forzata della funzione di misurazione dell’ossigeno nel sangue, una delle funzionalità più pubblicizzate delle generazioni precedenti.
Senza un motivo concreto per cambiare e con dispositivi precedenti che funzionano ancora perfettamente, molti utenti semplicemente rimandano l’acquisto, contribuendo a un ciclo di sostituzione sempre più dilatato.
Ma c’è di più, in un mercato ormai maturo e altamente competitivo la penetrazione dell’Apple Watch presso l’utenza iPhone potrebbe aver raggiunto un punto di saturazione; non tutti desiderano un orologio smart e non tutti coloro che lo desiderano sono necessariamente clienti Apple, un limite strutturale che inizia a farsi sentire.
Secondo gli analisti la ricetta per tornare a crescere è chiara, ma tutt’altro che banale da attuare, l’azienda dovrà infatti ripensare la sua strategia per Apple Watch su più fronti:
- introdurre nuove funzionalità di rilievo che vadano oltre i miglioramenti incrementali e sappiano davvero stimolare l’interesse dei potenziali acquirenti
- lanciare nuovi modelli SE e Ultra, due varianti che coprono fasce di mercato molto diverse ma ugualmente cruciali per la tenuta del brand
- valutare modifiche al design per rendere visibilmente diversa (e quindi desiderabile) la prossima generazione di smartwatch proprietari, spezzando la continuità estetica fin troppo conservativa delle ultime edizioni
Insomma, per il 2025 Cupertino sembra non avere molte scelte, innovare sul serio oppure continuare a perdere terreno mentre la concorrenza avanza; se fino a ieri bastava aggiornare il processore, migliorare qualche sensore e rilasciare un nuovo cinturino per mantenere alto l’interesse, oggi gli utenti chiedono molto di più.
L’Apple Watch è sì diventato un prodotto maturo, ma anche prevedibile, e nel mondo della tecnologia dove l’effetto “wow” conta ancora moltissimo, la prevedibilità è spesso l’anticamera del declino. Apple è ancora in tempo per invertire la rotta, ma dovrà farlo in modo deciso e creativo, le mezze misure, come dimostrano i numeri, non bastano più.
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