Adobe rilancia con forza la sfida nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, annunciando un corposo aggiornamento alla sua suite creativa con l’arrivo di due nuovi modelli Firefly, miglioramenti alle app Photoshop e Illustrator, e novità anche per la piattaforma web Firefly. Il cuore dell’annuncio riguarda Firefly Image Model 4, la nuova generazione dell’IA di Adobe pensata per trasformare prompt testuali in immagini realistiche, fluide e più dettagliate che mai.

Le novità di Adobe

L’obbiettivo dell’azienda è chiaro: offrire ai creator strumenti più potenti, versatili e sicuri per la creazione di contenuti, senza rinunciare a velocità ed efficienza; vediamo nel dettaglio tutte le novità annunciate.

Firefly Image Model 4: più controllo, realismo e risoluzione fino a 2K

Il nuovo Firefly Image Model 4 viene descritto da Adobe come il modello più veloce, controllabile e realistico di sempre; rispetto alla generazione precedente, migliora non solo la qualità visiva delle immagini generate, ma offre anche maggiore controllo creativo per quanto riguarda lo stile, le proporzioni e persino l’angolazione della fotocamera.

Non manca una versione potenziata, chiamata Firefly Image Model 4 Ultra, pensata per gestire scene complesse e ricche di micro-dettagli, destinata quindi a chi ha bisogno di rendering di altissimo livello, magari per concept visivi elaborati o ambientazioni sofisticate. Entrambi i modelli sono già disponibili tramite l’app web Firefly.

Firefly Boards e un’app mobile in arrivo

Accanto ai nuovi modelli, Adobe ha lanciato anche Firefly Boards, uno strumento di moodboarding collaborativo basato su IA generativa, che richiama l’approccio di app come FigJam. Pensato per aiutare i team creativi a ideare, raccogliere e organizzare concept visivi in modo intuitivo e dinamico, Firefly Boards rappresenta un’estensione naturale dell’ecosistema Firefly, già ricco di strumenti IA per immagini, video e vettoriali.

E per chi lavora in mobilità Adobe ha confermato che è in arrivo una nuova app Firefly per dispositivi mobili, sia su iOS che Android, ampliando così l’accessibilità degli strumenti IA su più dispositivi e contesti d’uso; grazie al nuovo software sarà per esempio possibile iniziare un progetto sul dispositivo mobile e riprenderlo esattamente da dove lo si era interrotto sul desktop.

Integrazione con modelli di terze parti: OpenAI, Google e non solo

Una delle novità più interessanti è l’introduzione del supporto per modelli di terze parti all’interno dell’app web Firefly; oltre ai propri modelli, gli utenti possono ora scegliere tra GPT di OpenAI, Imagen 3 di Google e Veo 2; nel prossimo futuro è inoltre in arrivo il supporto per Luma, Pika, Runway, fal.ai e Ideogram.

Tuttavia, Adobe specifica chiaramente che questi modelli sono disponibili solo per sperimentazione e non per usi commerciali, distinguendoli dai propri che, come sottolinea l’azienda, sono “commercialmente sicuri” grazie all’utilizzo esclusivo di contenuti pubblici o concessi in licenza nel processo di addestramento.

Aggiornamenti per Photoshop e Illustrator

Non potevano mancare aggiornamenti anche per Creative Cloud, in particolare su Photoshop e Illustrator, dove l’IA gioca un ruolo sempre più centrale:

  • Photoshop semplifica ulteriormente l’editing con nuove funzioni di regolazione colore e selezione intelligente di elementi specifici, come capelli, abiti e tratti del viso
  • Il pannello Azioni viene potenziato con suggerimenti di editing personalizzati sullo stile del creator, anticipando quello che sarà il futuro agente AI creativo integrato nella piattaforma di fotoritocco
  • Illustrator invece, esce dalla beta con le funzioni di riempimento generativo delle forme e conversione testo-pattern, strumenti che estendono ulteriormente le possibilità offerte dalla grafica vettoriale assistita dall’IA

Adobe Firefly Video Model

Un’altra importante novità riguarda il modello video Firefly, ora ufficialmente fuori dalla fase beta e disponibile per tutti gli utenti del piano Firefly Premium. Adobe lo definisce un modello video “commercialmente sicuro”, pronto cioè per essere utilizzato anche in progetti professionali e pubblicabili, a differenza di molte alternative concorrenti ancora vincolate a un uso sperimentale.

La funzione “Crea clip con un clic” permette di generare video brevi fino a 5 secondi partendo semplicemente da un prompt testuale, da un’immagine oppure impostando fotogrammi iniziali e finali come guida visiva per la generazione. Il risultato? Contenuti video estremamente dettagliati, realistici e coerenti, con migliorie evidenti rispetto alla versione beta sia sul piano del fotorealismo che nel rendering di testo, paesaggi, effetti visivi e animazioni.

Interessante anche la possibilità di creare effetti di transizione tra due immagini nere o statiche, simulando dissolvenze o passaggi scenici che possono dare nuova vita al montaggio; le generazioni da immagine a video conservano texture, colori e dettagli con maggiore precisione, garantendo una continuità visiva sorprendente.

Insomma, con il Firefly Video Model, Adobe punta a semplificare e potenziare la produzione video, offrendo ai creator la possibilità di creare b-roll dinamici, elementi integrativi per riprese esistenti o contenuti completamente nuovi, il tutto senza uscire dal proprio ecosistema creativo.

Tutto lascia intendere che Adobe stia puntando a una piattaforma IA sempre più completa, integrata e consapevole delle esigenze dei professionisti creativi, dove la generazione di contenuti non è fine a sé stessa ma inserita in un flusso di lavoro coerente, sicuro e, perché no, anche personalizzabile.

Nonostante la concorrenza di giganti come OpenAI e Google, Adobe sembra avere una carta importante da giocare: la qualità dei suoi strumenti professionali, la trasparenza sull’origine dei dati e l’attenzione verso la responsabilità commerciale, fattori che potrebbero fare la differenza in contesti di lavoro dove la proprietà intellettuale e la sicurezza legale contano più della sola potenza generativa.

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