Recentemente sono emerse accuse secondo cui ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, stava utilizzando la tecnologia di intelligenza artificiale di OpenAI per creare un servizio concorrente a ChatGPT.

Le accuse sono state accolte con una ferma smentita da parte di ByteDance che ha affermato che il loro utilizzo era in linea con i termini di servizio di OpenAI.

Con un comunicato ByteDance ha chiarito che il suo utilizzo dell’API di OpenAI era relativo a un modello sperimentale il cui rilascio pubblico non era mai stato previsto, ma nonostante questa rassicurazione OpenAI ha temporaneamente sospeso l’accesso di ByteDance ai suoi servizi, in attesa di ulteriori indagini.

OpenAI sospende ByteDance per presunta violazione dei termini d’uso della sua tecnologia IA

I termini d’uso di OpenAI stabiliscono che non è consentito l’utilizzo dei risultati della sua tecnologia di intelligenza artificiale per sviluppare prodotti rivali.

La situazione sottolinea una tendenza sempre più ampia nel mondo tecnologico, dove i confini tra collaborazione e competizione spesso si confondono.

L’accaduto fa luce sul panorama estremamente cruciale e competitivo che caratterizza il settore dell’intelligenza artificiale generativa, dove le aziende cinesi, inclusa ByteDance, stanno cercando di mettersi al passo con i leader globali.

Modelli avanzati come GPT-4 Turbo di OpenAI e Gemini di Google hanno alzato notevolmente l’asticella, intensificando la corsa per la supremazia nel campo dell’IA.

Il caso tra ByteDance e OpenAI rappresenta un momento cruciale nel settore dell’intelligenza artificiale, evidenziando ancora una volta il confine labile tra ispirazione e imitazione.

Potrebbe interessarti: l’UE ha raggiunto un accordo provvisorio per la regolamentazione dell’IA