La pubblicazione della relazione relativa al secondo trimestre dell’anno si è rivelata una mezza catastrofe per Coinbase. Lo scambio di criptovalute ha infatti registrato una performance estremamente negativa, tale da provocare una vera e propria fuga dal titolo. Nelle ore immediatamente successive alla diffusione dei dati, infatti, le azioni dell’azienda hanno ceduto oltre il 10% del proprio valore.

Perdite le quali sembrano del resto giustificate da quanto contenuto nella relazione. Le entrate del periodo in oggetto sono infatti inferiori del 64% rispetto a quelle prodotte nello stesso arco temporale dell’anno precedente. Le perdite originate da questa brusca contrazione ammontano quindi a quasi 1,1 miliardi di dollari, contro un utile netto di 1,61 miliardi fatto registrare un anno fa.

Il calo generato dalla diffusione dei dati ha portato il titolo ad un livello enormemente inferiore rispetto al suo massimo storico. Ennesima conferma di un momento poco felice per l’intero settore che ruota intorno all’innovazione finanziaria, ormai in flessione da mesi, a parte isolate eccezioni.

Coinbase, sembra già svanita l’euforia

Per Coinbase si tratta di un risultato molto negativo, tale da dissolvere l’atmosfera di euforia che aveva fatto seguito alla diffusione della notizia relativa ad un accordo con il più grande gestore patrimoniale del mondo, Blackrock. L’accordo era relativo alla fornitura della tecnologia di trading crypto per gli investitori istituzionali del fondo sulla piattaforma Aladdin e aveva fatto schizzare in poche ore il titolo verso l’alto, con un guadagno del 20%.

La reazione dei mercati alla diffusione dei dati relativi al secondo trimestre dell’anno sembra del resto giustificata, anche perché appare del tutto in linea con un momento non proprio felice per Coinbase. Nel mese di aprile la piattaforma di scambio aveva infatti annunciato in pompa magna il lancio dei propri servizi a favore degli investitori indiani, ma nel giro di una settimana era stata costretta a fare una parziale marcia indietro a seguito di frizioni con gli enti regolatori locali.

Ai guai in questione deve poi essere aggiunto un quadro estremamente problematico, ovvero quello relativo al momento difficile dell’intero comparto sottoposto alle tensioni originate dal crollo di Terra e dall’effetto domino che si è riversato sulle stablecoin, allontanando un gran numero di investitori. Un dato del resto confermato dalle 200mila unità in meno registrate tra i trader di Coinbase, il cui numero si è attestato a quota 9 milioni nel secondo trimestre dell’anno, sempre stando ai dati della trimestrale.

La stessa azienda ha del resto preso atto della tendenza in atto, tanto da optare per il taglio di quasi un quinto della sua forza lavoro, proprio per non farsi trovare impreparata di fronte all’ipotesi di un inasprirsi della crisi economica in atto. Un provvedimento in linea con la politica decisa da altri exchange e aziende crypto che ha provocato non poche critiche, ma che sembra rispondere alle difficoltà del momento.

I guai di Coinbase con la SEC

Sullo sfondo resta poi un’altra questione molto importante, quella relativa alla vertenza promossa dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. La SEC, infatti, ha deciso di mettere sotto accusa Coinbase per la vendita non autorizzata di nove titoli. Accusa che fa il paio con il caso di insider trading che ha visto il coinvolgimento di un ex dirigente dell’azienda e di altri due funzionari, a seguito del quale il Dipartimento di Giustizia (DoJ) degli Stati Uniti ha emesso per il trio l’accusa di “cospirazione per frode telematica e frode telematica in relazione a uno schema teso a commettere insider trading in asset di criptovaluta utilizzando informazioni riservate di Coinbase”.

Gli eventi in questione hanno generato effetti di non poco conto e, soprattutto, indotto gli investitori ad allontanarsi dalla posizione di incertezza normativa in cui si dibatte la piattaforma di scambio. Tra coloro che lo hanno fatto c’è anche Ark Invests, il cui CEO, Cathie Wood, ha deciso di cedere azioni di Coinbase pari a 75 milioni di dollari. Non resta da capire, ora, se l’accusa mossa dalla SEC sarà confermata o meno, aggiungendo ulteriore difficoltà a quelle conseguenti al crypto winter che grava al momento sull’intero settore.

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