L’elettrico, ma non quello a quattro ruote, è un riferimento sempre più comune fra i marchi e le aziende che si occupano di mobilità, Porsche inclusa. La Casa di Stoccarda, nonostante una storia fatta di super sportive e di motori termici reboanti, negli ultimi tempi sta guardando con sempre maggior attenzione al mondo della mobilità elettrica, lato veicoli elettrici ma non solo.

Dopo aver annunciato nei giorni scorsi di aver avviato lo sviluppo di un SUV elettrico di fascia premium e di un modello a zero emissioni che dovrebbe ereditare la Porsche Panamera, il costruttore si sbilancia e parla di mezzi alternativi, dichiarando a chiare lettere di voler aumentare le proprie attività nel segmento delle bici elettriche. E la conferma post acquisizione di Fazua è servita.

Le e-bike a marchio Porsche sono solo una parte del piano

Vediamo un grande potenziale per Porsche nel settore delle e-bike. Questo è il motivo per cui stiamo ampliando costantemente le nostre attività in questo settore ha dichiarato Lutz Meschke, vicepresidente del consiglio di amministrazione di Porsche AG. Tali parole sono contenute in un comunicato stampa intitolato “Porsche accelera anche su due ruote”, dove ben si comprende come quello delle bici elettriche voglia diventare per la Casa un punto nodale su cui investire.

E lo dimostrano il via alle attività di due joint venture fondate da Porsche e dalla società olandese Ponooc Investment BV: Porsche eBike Performance GmbH svilupperà a Monaco sistemi di trazione elettrica per veicoli a due ruote (batterie, motori e software necessari), l’altra, P2 eBike GmbH, si occuperà invece di lanciare una nuova generazione di e-bike Porsche, a partire dal 2025.

La società dichiara che i sistemi di trazione elettrica a due ruote con il marchio Porsche saranno utilizzati per le bici elettriche proprietarie, ma verranno distribuiti anche ad altri produttori di e-bike di tutto il mondo. Una dimensione decisamente ampia, questa, che permetterà a Porsche di arrivare praticamente ovunque in questo preciso ramo della mobilità elettrica.

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L’acquisizione di Fazua era solo l’inizio

Dunque, Porsche mira a diventare un produttore, un fornitore di sistemi di trasmissione elettrica per bici elettriche (batterie, motori e simili) su cui qualsiasi azienda del settore della mobilità elettrica potrà fare affidamento di qui a qualche anno. E d’altronde questo passo era nell’aria, perché già lo scorso giugno, proprio con l’aumento della partecipazione nella società Fazua dal 20 al 100% e oggi completamente parte del progetto Porsche eBike Performance GmbH, un primo indizio era stato già servito.

Fazua, per chi non lo sapesse, è un brand nato nel 2013 specializzato nella produzione di batterie e motori per biciclette, che si è guadagnato un posto speciale nel settore delle bici elettriche per via di un suo sistema proprietario che ha aperto la strada all’industria delle e-bike leggere.

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In Fazua abbiamo trovato un partner forte e con una grande esperienza nel settore delle biciclette […] Conosciuta come fondatrice della categoria “e-bike leggere” è un’azienda altamente innovativa che si adatta perfettamente allo spirito pionieristico del marchio Porsche. Con queste parole commentava lo stesso Lutz Meschke succitato quasi due mesi fa, proprio in occasione dell’acquisizione di Fazua da parte della Casa di Stoccarda, occasione in cui già veniva annunciata la mossa di cui parliamo oggi: produrre e distribuire la futura generazione di bici elettriche Porsche di alta qualità e concentrare soluzioni tecnologiche per tutto il mercato della mobilità elettrica.

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