Si chiama FASTSafe ed è la nuova soluzione lanciata da Fastweb che sfrutta la tecnologia blockchain e consente di certificare i processi aziendali e conservare in digitale file e documenti aziendali a prova di contraffazione, il tutto con il rispetto dell’ambiente.

Alla base di FASTSafe c’è la strategia “Tu sei Futuro”, con la quale l’azienda mira a realizzare per i propri clienti un futuro sempre più connesso, inclusivo ed ecosostenibile attraverso il digitale.

Cosa offre Fastweb con FASTSafe

In pratica, grazie a FASTSafe i professionisti, le piccole, medie e grandi imprese e persino le pubbliche amministrazioni avranno la possibilità di accelerare i processi di digitalizzazione e conservazione della loro documentazione, che potrà poi essere salvata in digitale con valore legale e garanzia di immodificabilità nel tempo.

FASTSafe può anche contare su una propria applicazione mobile (quella per Android può essere scaricata dal Google Play Store) e, grazie alla tecnologia blockchain, è in grado di introdurre un nuovo livello di sicurezza nella conservazione digitale dei documenti.

FASTSafe va ad arricchire il portafoglio di servizi FASTCloud di Fastweb e, in sostanza, offre agli utenti una soluzione che garantisce l’archiviazione documentale a norma di legge nel cloud, l’immutabilità dei dati e la certificazione dei processi di tracciamento.

Con questo nuovo sistema i clienti Fastweb potranno dimostrare rapidamente e facilmente l’autenticità e l’immutabilità di un file, processo o dato aziendale e ciò anche a distanza di anni, così da potere ridurre l’utilizzo dello spazio fisico per l’archiviazione della documentazione.

E secondo i dati di Fastweb, “l’utilizzo della funzionalità di FASTSafe consente a professionisti e imprese di evitare di emettere in atmosfera fino a 27.800 Kg di emissioni di CO2 , un dato certificato da Legambiente in virtù della collaborazione avviata da anni con Fastweb, che sale a fino a 111.200 Kg di CO2 se applicato alle aziende di grandi dimensioni, grazie all’eliminazione del consumo di carta”.