Buone notizie arrivano da TIM per i già clienti di questo operatore telefonico e per quelli che hanno in programma di divenirlo: il colosso della telefonia, infatti, ha apportato delle importanti modifiche per quanto riguarda i costi di disattivazione delle linee fisse.

Da ieri TIM ha deciso di eliminare i costi di disattivazione per le sue linee fisse per tutti i clienti che desiderano terminare il contratto dopo il periodo contrattuale minimo (ossia quello che è il periodo di permanenza minimo che viene imposto dall’operatore telefonico).

Il periodo minimo contrattuale inizia a decorrere dal giorno in cui la linea fissa viene attivata e solitamente ha una durata di 24 mesi, anche se non mancano delle eccezioni a tale regola (per esempio, con le offerte  Premium 12 e Premium Per TE 12 la durata è di 12 mesi mentre con l’offerta Premium Voucher è di 20 mesi).

Quanto potranno risparmiare i clienti TIM con questa novità

Se vi state chiedendo a quanto ammonti il risparmio per i clienti TIM in virtù di queste modifiche apportate dall’operatore telefonico, la risposta dipende dalla motivazione per cui viene disattivata la linea:

  • 30 euro in caso di cessazione del contratto
  • 5 euro in caso di migrazione verso un altro operatore telefonico

Queste modifiche riguardano soltanto i clienti TIM che attendono il periodo contrattuale minimo per disattivare la linea fissa mentre chi desidera farlo prima dovrà continuare a sostenere i suddetti costi.

Ricordiamo che nei giorni scorsi TIM ha reso noto di avere in programma alcune rimodulazioni, che entreranno in vigore nel mese di agosto e riguarderanno sia le fatture cartacee che alcune offerte di telefonia fissa.

Per ulteriori informazioni sulla disattivazione delle linee fisse di TIM, la Carta dei Servizi, la modulistica e le condizioni generali di contratto vi rimandiamo alla pagina dedicata sul sito ufficiale dell’operatore (la trovate seguendo questo link).

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