Il mondo del cinema è ormai da decenni monopolizzato dalle grandi majors. Una presenza spesso ossessiva, la quale ha fatto in pratica terra bruciata, togliendo alle piccole compagnie indipendenti la possibilità di comparire nelle sale, con gravi danni per la creatività del settore.

Per cercare di porre un argine alla situazione, è ora stato lanciato FilmCoin, un token il quale si prefigge di mettere in mano agli appassionati la possibilità di finanziare progetti che ritengono meritevoli di approdare nelle sale. Inoltre, agli investitori viene proposta una ghiotta opportunità: apparire all’interno delle pellicole sovvenzionate per questa via.

La proposta ha subito riscosso un endorsement di grande rilievo, quello di Terry Stone, attore produttore, il quale ha affermato che FilmCoin è senza dubbio il progetto più eccitante in cui è stato coinvolto sino a questo momento. Proprio lui, infatti, è il primo produttore cinematografico nella storia a realizzare una serie di film interamente finanziati tramite una forma di criptovaluta e mediante risorse digitali come gli NFT (Non Fungible Token). Il progetto in questione è “Tales From The Trap” e si prefigge lo scopo di dimostrare che non è necessario spendere milioni per portare a termine un film.

Cos’è FilmCoin e a cosa serve

FilmCoin (“$FLIKS”) è un utility token ERC20 che mira ad una decentralizzazione nel settore dedito alla produzione di contenuti cinematografici e televisivi. Per farlo, i proponenti hanno pensato alla creazione di un ecosistema rivolto ai mercati di produzione cinematografica e televisiva esistenti, da sviluppare però con ricompense trasparenti, adeguate al ruolo e al contributo dei partecipanti.

La proposta è rivolta a creatori, curatori, traduttori, recensori, spettatori e, in genere, a chiunque sia appassionato di cinema e televisione. FilmCoin, in particolare, intende tokenizzare le produzioni non solo nuove, ma anche già realizzate e pubblicate. Inoltre, la nuova realtà gestirà programmi di condivisione di file online basati su blockchain rivolti in maniera specifica alla scoperta di potenziali nuovi attori, scrittori, registi, produttori, troupe di produzione, musicisti e creatori.

In particolare, il token andrà a remunerare potenzialmente i creatori immediatamente, in base al contratto intelligente basato su blockchain una volta che il creatore avrà caricato il proprio contenuto e gli utenti lo avranno acquistato. I creatori, inoltre, potranno ricevere approfondimenti dai propri follower e dati sugli spettatori, in modo da poter capire quale sia il potenziale pubblico e produrre contenuti mirati.

Un modo quindi assolutamente originale di utilizzare le criptovalute e farne un reale strumento in grado di supportare la comunità, in questo caso quella che ruota intorno alla produzione e fruizione di contenuti video, fornendo una reale alternativa ai prodotti seriali provenienti dalle majors.

La prima produzione basata su FilmCoin: “Tales From The Trap”

Come abbiamo già ricordato, FilmCoin vanta già una produzione al suo attivo, quella di “Tales From The Trap”, descritto sul sito dell’azienda come una vera e propria finestra affacciata sul mondo giovanile, in cui si vanno ad intrecciare i destini di un gran numero di giovani i quali crescono nelle strade del Regno Unito e sono chiamati a fare scelte gravide di conseguenze sul proprio futuro, tra droga e violenza. Il tutto accompagnato da una colonna sonora a base di rap, che ha aumentato l’interesse intorno a quello che viene prospettato alla stregua di un vero evento.

Il trailer del film è stato già rilasciato e ora FilmCoin si accinge a portare a termine le altre due produzioni messe in programma tra 2022 e prossimo anno. Il programma in questione si incentra, per ora, su:

  • Requiem For A King: L’ascesa e la caduta dello Scià dell’Iran , scritto e diretto da Guy Nattiv, premiato con l’Oscar al miglior cortometraggio nel 2018, per “Skin”;
  • King of Crime: La storia di uno dei più grandi criminali del mondo di tutti i tempi, sulla vita di John Palmer, indicato dalla polizia britannica come un vero e proprio gangster e morto nel 2015, ucciso con sei colpi d’arma da fuoco.

I primi passi di FilmCoin sembrano quindi andare in una direzione tesa a porre rimedio ad un mercato, quello cinematografico, ormai desertificato dal dominio assoluto delle grandi case di produzione, non solo hollywoodiane. L’augurio di tutti gli appassionati è che questo tentativo abbia successo, permettendo di superare una strozzatura la quale ha avuto ricadute pesantissime, provocando una standardizzazione dei prodotti e una pesante caduta in termini di qualità.

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