Il piano Italia digitale 2026 fissa degli obiettivi molto ambiziosi per il futuro tecnologico del nostro Paese. In particolare, tra i target del piano di sviluppo, parte del PNRR, c’è l’obiettivo di portare la banda ultra larga a 1 Gbps al 100% delle famiglie e delle imprese entro il 2026. In sostanza, la rete in fibra ottica FTTH (Fiber to the Home) dovrebbe registrare una notevole accelerazione della sua diffusione per poter raggiungere, in questo modo, tutto il Paese, in modo capillare. Secondo il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il piano non sarà completato nei tempi previsti. Ecco i dettagli in merito ai programmi di sviluppo della fibra ottica in Italia.

Italia digitale 2026: portare la fibra ottica a tutte le famiglie italiane entro i tempi previsti è impossibile

Portare la fibra ottica a tutte le famiglie e a tutte le imprese italiane sembra essere una vera e propria chimera e non certo un obiettivo raggiungibile entro i prossimi quattro anni, come anticipato dal piano Italia digitale 2026. L’impossibilità di raggiungere quest’obiettivo non arriva da osservatori esterni ma direttamente da uno dei principali esponenti del Governo.

Nella giornata di oggi, in occasione del congresso Fim-Cisl, Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, ha commentato gli obiettivi di Italia digitale 2026 soffermandosi sulla possibilità di portare la fibra ottica in tutte le case italiane e a tutte le imprese.

Secondo quanto riferito da Giorgetti, quest’obiettivo “è uno dei target più ambiziosi della rivoluzione digitale, ma sappiamo perfettamente che non abbiamo la capacità produttiva per poter posare nei tempi previsti tutta la fibra che abbiamo immaginato di posare, anche nel PNRR, entro il 2026″.

A rendere impossibile il raggiungimento dei target fissati da Italia digitale 2026, per quanto riguarda la diffusione della fibra ottica, ci sono, principalmente, due fattori. L’impossibilità di portare la fibra a tutte le famiglie e a tutte le imprese italiane è legata, sottolinea Giorgetti, alla mancanza di lavoratori e di capacità produttiva.

Da notare che l’attuale programma del piano Italia digitale 2026 prevede l’assegnazione di tutti i bandi di “Italia 1 Gbps”, ovvero le gare relative ai lavori per la realizzazione dei progetti, entro il mese di giugno 2022. Tutti gli altri bandi del piano dovrebbero essere assegnati entro la fine del secondo semestre del 2022.

Per la fine del secondo semestre del 2026, invece, è programmato il raggiungimento dell’obiettivo “100% progetti realizzati” che, come confermato da Giorgetti, è da ritenersi, ad oggi, impossibile da raggiungere. Da notare, inoltre, che sui vari bandi di gara in corso pesano anche diversi ritardi, con una serie di proroghe che hanno portato, anche per Italia 1 Gbps, ad ulteriori allungamenti dei tempi.

I 5 indicatori per un’Italia digitale

La digitalizzazione dell’Italia seguirà varie linee di sviluppo. Il piano Italia 1 Gbps e l’obiettivo di portare la connessione tramite fibra ottica al 100% delle famiglie italiane è solo uno degli obiettivi del piano Italia digitale 2026. Il programma fissa infatti 5 indicatori per la strategia nazionale “Italia digitale 2026”. Tra questi, c’è l’obiettivo di portare l’identità digitale al 70% della popolazione. Anche le competenze digitali dovranno essere portare al 70%.

Un altro elemento chiave del programma riguarda l’adozione del cloud per la pubblica amministrazione che dovrà raggiungere, entro il 2026, una percentuale del 75%. Da notare, inoltre, che l’80% dei servizi pubblici essenziali dovranno essere disponibili online. La realizzazione degli obiettivi fissati dai 5 indicatori rappresenta il fulcro del progetto Italia digitale 2026.

La presa di posizione del ministro Giorgetti chiarisce come almeno uno dei 5 indicatori sia impossibile da raggiungere entro il 2026. Da notare, però, che il ministro non ha escluso la possibilità di raggiungere quest’ambizioso obiettivo negli anni successivi. Per un’Italia completamente digitale e per portare la fibra ottica a tutte le famiglie e le imprese potrebbe essere necessario attendere qualche anno.

Leggi anche: Come distinguere le connessioni in fibra ottica FTTH dalle altre tecnologie