Vado online.” Con queste parole, Zia Simpson, figlia di Lisa Simpson nel futuro distopico rappresentato all’interno dell’episodio “Vacanze di un passato futuro” de I Simpson (stagione 23, episodio 9, anno 2011), salutava la madre prima di accedere ad Ultranet.

Ultranet rappresentava ciò che, secondo i creatori dei Simpson, sarebbe stato internet nel 2041: un vero e proprio mondo online in cui, tramite una connessione di rete, le persone accedevano per condurre una vita alternativa a quella reale.

Per un lettore del 2022, curioso e informato, quanto riportato sopra potrebbe sembrare una banale parodia del metaverso tanto bramato da tutti i giganti del settore tech (e non solo).

Peccato che l’episodio de i Simpson sopra citato sia stato scritto nel 2011, ben 10 anni fa, molto prima che la Facebook Inc. cambiasse nome in Meta Platforms Inc., assumendo diecimila persone per creare, appunto, il metaverso.

Per Mark Zuckerberg vivremo principalmente nel metaverso

Ciò che i Simpson prevedevano per il 2041, potrebbe essere molto più vicino del previsto. Chiedete a Mark Zuckerberg e ve lo confermerà.

In una recente intervista rilasciata durante una puntata del podcast di Lex Fridman, Mark Zuckerberg ha dichiarato quanto segue:

“Molte persone associano la definizione di metaverso ad un luogo. Tuttavia, una definizione (più corretta) di metaverso è il momento in cui, fondamentalmente, mondi digitali immersivi diventeranno il modo principale in cui vivremo le nostre vite e spenderemo il nostre tempo. Penso sia un costrutto ragionevole.”

Il miliardario ha anche recentemente mostrato, tramite un video in diretta su Facebook, come creare il proprio mondo a partire da “una tela completamente bianca”, dal nulla. Non appena un avatar (immaginato senza gambe nel metaverso di Meta) entra in un mondo nuovo, può iniziare a creare qualsiasi cosa con l’aiuto di un assistente AI chiamato Builder Bot (come si può vedere dalle due immagini qui sotto).

Dal video si può notare come la grafica attuale del metaverso sia molto semplice, quasi stile The Sims; Meta si è detta al lavoro per migliorarla. Zuckerberg ha, inoltre, dichiarato che desidera tanto che le persone si sentano al sicuro nel metaverso, e che la sua azienda considererà e terrà a mente i diritti umani nello sviluppo del progetto.

Vedremo se (e quando) le previsioni di Mark Zuckerberg si realizzeranno; anche perché, secondo Melanie Subin, direttrice della società di consulenza Future Today Institute, una grande percentuale di persone passerà la maggior parte della propria giornata nel metaverso, entro il 2030.

E voi che ne pensate? Vi piacerebbe vivere nel metaverso o siete spaventati all’idea?

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