Sarà la strategia Accelerate a guidare il Gruppo Volkswagen attraverso la trasformazione in una Tech Company verso l’obiettivo delle zero emissioni: non solo motori, batterie e piattaforme, quindi, ma anche tanta attenzione al software e alle esigenze dei clienti.

Nella conferenza stampa dedicata alla presentazione della nuova strategia, Volkswagen non ha mancato di commentare sulla situazione della guerra in Ucraina, specificando come il conflitto stia colpendo anche alcuni fornitori del gruppo e come, per quanto riguarda la Russia, siano state fermate le esportazioni e la produzione in tutti gli stabilimenti.

Volkswagen: focus sullo sviluppo per diventare una Tech Company

volkswagen tech company

La parola chiave della strategia illustrata da Volkswagen è sviluppo:

  • la trasformazione di un Tech Company comincia dallo sviluppo: un nuovo processo di sviluppo interdisciplinare incentrato sulle esigenze dei clienti e sul software
  • il futuro sviluppo dei veicoli verrà accorciato del 25%, passando da 54 a 40 mesi
  • una maggiore integrazione dei reparti Sviluppo e Produzione porterà ad un’accelerazione dei tempi di produzione per veicolo (l’obiettivo dichiarato è di dieci ore)
  • estensivi programmi di formazione stanno preparando il team di Sviluppo Tecnico per nuove sfide e nuovi metodi di lavoro
  • il progetto Campus Sandkamp da 800 milioni di euro per creare strutture di lavoro agile.

Per quanto riguarda l’importanza prioritaria attribuita al software, non si possono non richiamare le parole di Thomas Ulbrich, a capo del dipartimento di sviluppo tecnico del brand Volkswagen:

«Il software presente in un’auto moderna ha dieci volte le righe di codice di un moderno smartphone. E con il progetto Trinity quelle righe di codice saranno ulteriormente moltiplicate per due o per tre».

volkswagen project trinity

Auto del futuro tra software e progettazione

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una profonda evoluzione del concetto di auto e questo cambiamento le porterà ad essere sempre meno hardware-oriented e sempre più software-oriented: le auto del futuro non saranno più soltanto dei veicoli per spostarsi da un punto A a un punto B, ma dei sistemi intelligenti in grado di aiutare gli utenti in tempo reale. A tal proposito Ulbrich ha aggiunto: «L’elettrificazione ha portato con sé cambiamenti più radicali fatti di aggiornamenti OTA, realtà aumentata, guida autonoma […]».

Trasformazioni altrettanto significative — ha sottolineato il dirigente di Volkswagen — investono la progettazione di nuove auto: «Ora la progettazione si svolge con criteri simili a quelli dell’industria aeronautica: si lavora con metodi di System Engineering. Questo perché ogni elemento dell’auto deve essere integrato e coerente con il resto. Ad esempio: in futuro, con sistemi di guida autonoma di Livello 5, i passeggeri potranno decidere di guardare un film, allora si dovrà ragionare sullo schermo che proietta la pellicola, ma anche sulla regolazione dei sedili, sull’assistenza alla guida, sulla temperatura e l’illuminazione all’interno dell’abitacolo. Lo stesso dovrà succedere quando si vorrà usare il proprio abitacolo come un ufficio. La progettazione di nuove auto ruoterà intorno a concetti come connettività e comunicazione. L’auto non sarà più un oggetto con il quale ci si interfaccerà per quanto riguarda l’esperienza di guida: uomo e macchina avranno un’interazione più complessa».

Campus Sandkamp

Proprio con la finalità di mettere a punto nuovi metodi di progettazione dei veicoli del futuro il Gruppo VW ha compiuto un investimento di 800 milioni di euro per creare il nuovo centro di sviluppo noto come Campus Sandkamp all’interno dello stabilimento di Wolfsburg. Il nuovo approccio di lavoro prevede che gli esperti dei vari comparti dell’auto coordinino le tecnologie cui è affidato un determinato aspetto del veicolo.

Ulbrich ha spiegato come proprio il nuovo approccio al lavoro porterà Volkswagen a diventare una Tech Company: «Il Campus Sandkamp non vuole essere solo un posto dove si ragiona di software o di guida autonoma. Vuole essere una struttura in grado di indicare la strada da seguire nel futuro a livello di realizzazione di nuove vetture attraverso l’integrazione tra varie discipline e mettendo in campo le competenze di nuove figure professionali e l’aggiornamento di migliaia di dipendenti che si preparano al futuro».

volkswagen Campus Sandkamp

Nuova piattaforma, aggiornamenti e servizi

Quelli di Volkswagen non sono solo pensieri astratti, anzi i primi risultati concreti del nuovo metodo di lavoro possono essere individuati nella Golf 8 e nella ID.3, che, con tutte le loro differenze, sono una prima vetrina delle opportunità di un approccio software-oriented.

Il risparmio di tempo cui si accennava in apertura troverà compiuta realizzazione nella piattaforma SSP (Scalable System Platform), che sarà disponibile dal 2026 (anche per terzi), sarà la base di 40 milioni di auto elettriche e consentirà di sviluppare un nuovo modello in 40 mesi (-25%).

volkswagen piattaforma SSP

A questo riguardo, Ulbrich ha fornito altri spunti molto interessanti:

«Con la piattaforma SSP si creeranno vetture che da un certo punto di vista saranno altamente standardizzate, ma che potranno essere arricchite di numerose tecnologie in base alle richieste di ogni automobilista, che potrà modificare la propria vettura come preferisce. Questo grazie al software. Inoltre, la possibilità di aggiornare l’auto anche in una fase successiva all’acquisto grazie agli aggiornamenti OTA renderà le vetture sempre al passo con i tempi. Questo non significa che le auto non saranno attraenti sotto il profilo del design, anzi, lo stile resterà uno degli elementi fondamentali su cui basare l’identità di marca».

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