Rimaniamo in argomento fibra ottica e ADSL e, dopo avervi mostrato il servizio rinnovato di AGCOM che mostra lo stato della copertura in Italia, vi comunichiamo che TIM ha deciso di modificare i costi di disattivazione delle proprie linee a partire dal 1° Luglio 2018.

In pratica, si tratta di un’operazione che tende a d “eliminare la differenziazione” fra i costi di disattivazione delle linee Fibra e quelle Solo Voce e ADSL. Rispetto all’attuale listino, coloro che sono più svantaggiati sono i clienti ADSL.

Il nuovo listino per le disattivazioni delle linee ADSL e Fibra di TIM è così composto:

  • Costi per la disattivazione della linea Fibra e della linea Solo Voce e ADSL: 49 euro (in passato 99 euro per la Fibra e 18 euro per la Solo Voce)
  • Costi per il passaggio ad altro operatore: 35 euro

Da una nota ufficiale di TIM leggiamo che “se sulla tua linea sono in corso pagamenti rateali, (es. modem, TV, etc.), puoi scegliere se continuare a pagare le rate fino alla scadenza o saldare le rate residue in unica soluzione, specificando la richiesta nella comunicazione di recesso“.

Ciò può essere effettuata nell’Area Clienti MyTIM Fisso, per posta, via PEC, chiamando il Servizio Clienti o recandosi presso un negozio TIM diretto.

Nel frattempo che TIM ha finalizzato questi piani per il cambiamento dei costi di disattivazione delle linee, AGCOM ha sanzionato l’operatore di 170 mila euro per aver “provocato disservizi agli utenti nel corso delle procedure di migrazione e portabilità del numero“. Nello specifico, è stato contestato il mancato rispetto della direttiva comunitaria n. 2009/136/CE.

Insomma, per TIM e per tutti gli altri operatori telefonici italiani si tratta di una sfida senza tregua per cercare di mantenere alti i ricavi nonostante le nuove leggi e i nuovi regolamenti (ricordate la questione del modem gratuito ma dell’assistenza obbligatoria?).

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