“Volete provarlo un esoscheletro?” Ovviamente sì e siamo sicuri che voi avreste risposto allo stesso modo. Per un appassionato tech è un’occasione ghiotta per sperimentare una tecnologia davvero particolare e futuristica. Al momento è anche un’occasione rara, ma dopo averla provata, non saremmo sorpresi se applicazioni di questo tipo si diffondessero sempre più nelle nostre vite.

Hypershell si è posta proprio questo obiettivo, portare gli esoscheletri tra la gente comune, espandere le potenzialità del corpo umano di tutti, non solo in ambito professionale o medicale come succede adesso. Hypershell X Pro è il modello che abbiamo provato, il loro primo esoscheletro per la parte inferiore del corpo, declinato anche nei modelli Go e Carbon, rispettivamente una versione meno potente e una versione con struttura in carbonio dal peso inferiore.

Vi raccontiamo quindi come è andata, le nostre sensazioni e riflessioni sulle potenzialità di tale tecnologia.

Design, costruzione ed ergonomia

Hypershell X Pro è un esoscheletro pensato per supportare la mobilità della parte inferiore del corpo, con un design che ricorda da vicino una cintura strutturata da escursionismo hi-tech. Si indossa bloccandolo in vita, dove si trovano i due motori principali, uno per lato all’altezza dell’anca, da cui si estendono le due aste laterali, ancorate sopra due dita sopra le ginocchia. Le regolazioni sono diverse e indipendenti per ciascuna gamba, in modo da poter adattare finemente il modo in cui l’esoscheletro avvolge il corpo. La struttura è  realizzata in alluminio aerospaziale oppure in fibra di carbonio, con un vantaggio in peso di circa 200 grammi per la seconda versione (1,8 kg contro 2 kg).

L’intero esoscheletro è ben imbottito: le protezioni coprono tutti i punti di contatto principali e sono regolabili per adattarsi meglio alla conformazione dell’utente. In particolare ci sono piaciute le fasce elastiche di bloccaggio sulle cosce, che riescono a garantire una presa salda senza compromettere la mobilità e la funzione muscolare.

Sul motore destro è presente un tasto fisico per accensione, spegnimento e cambio modalità, mentre tutte le altre funzioni sono accessibili tramite connessione Bluetooth attraverso un’app dedicata per smartphone.

Il sistema è alimentato da una batteria da 5.000 mAh, posizionata nella parte posteriore della cintura, un punto ben scelto perché poco invasivo. Nella confezione sono incluse due batterie intercambiabili che è possibile ricaricare direttamente tramite una porta USB Type-C sull’esoscheletro, oppure rimuovendole e sfruttare l’hub di ricarica quadruplo disponibile separatamente sul sito ufficiale Hypershell.

Abbiamo provato Hypershell X Pro , l'esoscheletro virale sui social, ecco come è andata 14

Ergonomia

L’ergonomia è un aspetto cruciale per un prodotto di questo tipo. Hypershell ha chiaramente lavorato con attenzione per rendere il suo esoscheletro il più comodo possibile: l’imbottitura è di ottima qualità, le fibbie sono elastiche e tutta la costruzione è fatta a regola d’arte. Detto questo, resta pur sempre un dispositivo da 2 kg e, nonostante il peso venga distribuito su fianchi e cintura, alla lunga si fa sentire.

Bisogna quindi considerare quanto il beneficio fisico offerto dall’assistenza alla camminata, corsa o pedalata sia in grado di compensare lo svantaggio di portarsi dietro 2 kg di attrezzatura extra. Quando l’esoscheletro è acceso, il peso praticamente scompare grazie al sistema AI Motion Engine. Ma nel momento in cui è spento, torna a farsi notare, magari proprio durante le soste o i momenti in cui si rimane in piedi fermi.

Un altro aspetto da considerare è la stabilità: perché l’esoscheletro funzioni correttamente, deve essere ben bloccato in vita. La cintura principale va stretta con decisione, altrimenti tende ad abbassarsi leggermente, influenzando anche il posizionamento sulle gambe e quindi il funzionamento generale. Questa stretta però, necessaria per garantire stabilità, può diventare scomoda nei momenti di sforzo intenso: il punto in cui si blocca è proprio in corrispondenza del diaframma, e in caso di respirazione profonda e frequente può generare qualche fastidio.

Per quella che è stata la nostra esperienza riteniamo che Hypershell X Pro dia il meglio di sé su tragitti medi (10-15 Km), mentre per le lunghe escursioni, in base alla struttura corporea, potrebbe essere necessario fare piccole pause  ogni 30/60 minuti, per far riposare le anche e alleggerire le articolazioni coinvolte. Naturalmente, però, molto dipende dalla conformazione fisica e dalle abitudini di ciascun utente. Ad esempio, con abbigliamento da trekking invernale il comfort sarà sicuramente superiore.

Abbiamo provato Hypershell X Pro , l'esoscheletro virale sui social, ecco come è andata 15

Esperienza d’uso

Un prodotto tecnologico si può definire vincente quando riesce a coniugare perfettamente hardware e software. La sensazione che abbiamo avuto utilizzando questo esoscheletro è che sia proprio così. Per quanto riguarda l’hardware, ne abbiamo già parlato, Hypershell ha fatto veramente di tutto per rendere il più comodo possibile un oggetto di questo tipo che va affrancato al corpo, difficile trovare degli aspetti migliorabili nella struttura o nel tipo di bloccaggio.

Il software, invece, è la vera parte vincente, perché Hypershell è riuscita pienamente nell’obiettivo di creare un dispositivo che sia il più naturalmente possibile connesso al nostro corpo. I suoi movimenti e la sua potenza vengono erogati in maniera estremamente precisa e il segreto di questo risultato risiede in una serie di algoritmi e analisi software che gli consento di avere quei micromovimenti, quella sensibilità e delicatezza necessarie.

L’esoscheletro agisce sui flessori dell’anca, muscoli che collegano la parte superiore alla parte inferiore del corpo e che sono molto importanti perché non esprimono solamente la forza, ma garantiscono anche l’equilibrio, la capacità di stare seduti, in piedi, di piegarsi e ovviamente di camminare. I due motori aiutano in particolare il muscolo ileopsoas, il sartorio, il retto femorale, il tensore della fascia lata, il pettineo, il gracile e l’adduttore grande, lungo e breve, mentre non vanno ad integrare la forza del quadricipite, il muscolo più grande che ci permette di estendere la gamba. Questo è molto importante per comprendere anche qual è il meccanismo di aiuto che l’esoscheletro offre al movimento del corpo dell’utente.

Abbiamo provato Hypershell X Pro , l'esoscheletro virale sui social, ecco come è andata 16

Non è facile da descrivere a parole, ma la sensazione non è tanto quella di ricevere una spinta che ci fa avanzare, quanto piuttosto di essere tirati verso l’alto per le ginocchia. Come se due fili invisibili ci tirassero in avanti facendoci sollevare le gambe una dopo l’altra. Ovviamente il tutto, lo ribadiamo ancora una volta, è molto naturale, a meno che non si imposti la modalità Hyper, dove la velocità di reazione dei motori e la forza diventano così alte che basta un micro movimento della gamba per farci scuotere dall’esoscheletro. In ogni caso non c’è nulla di pericoloso. vogliamo essere chiari su questo. L’abbiamo fatto provare anche a persone anziane e andando per gradi non ci sono stati problemi. 

Poiché non agisce sul quadricipite, non aspettatevi che vi porti letteralmente su o vi dia potenza nelle gambe per saltare o superare scalini molto elevati. L’esoscheletro agisce sollevando le gambe, togliendo il peso da spostare, ma non fornisce la forza necessaria per spingere il corpo verso l’alto. È quindi ideale soprattutto in salita, specialmente su salite con gradoni non troppo elevati, dove si può arrivare alla cima praticamente senza fiatone. L’abbiamo provato anche nella corsa in salita a buona intensità e si è sempre rivelato all’altezza delle aspettative. 

Per quanto riguarda l’utilizzo in bicicletta, è particolare perché aiuta a tirare su verso l’alto i pedali. Se si utilizza una bici con le tacchette, quindi con i piedi ancorati ai pedali, si avrà la sensazione di fare meno fatica. Con una bici con pedali standard, l’aiuto sarà nel tirare su l’altra gamba, riducendo un po’ la fatica, ma non in modo significativo. 

Applicazione e funzioni avanzate

L’esoscheletro offre quattro modalità principali: Eco, con potenza limitata regolabile su quattro livelli; Hyper, che arriva alla massima potenza, anch’essa regolabile su quattro livelli; Trasparente, in cui il dispositivo elimina sostanzialmente solo il proprio peso senza aggiungere forza; e Fitness, dove l’esoscheletro funziona al contrario, esercitando una resistenza utile per allenare la muscolatura. Queste modalità possono essere gestite dal tastino fisico posto sul motore destro, ma per una configurazione più fine è necessario utilizzare l’app ufficiale.

L’applicazione è ben fatta, con una UI semplice e intuitiva. Permette di accedere a statistiche dettagliate sull’attività svolta: numero di passi, distanza percorsa, altitudine guadagnata e persa, tempo di utilizzo e livello di batteria. Ma soprattutto consente di personalizzare a fondo il comportamento dell’esoscheletro.

Tra le opzioni avanzate troviamo la regolazione della reattività assistita tramite slider, la protezione dal surriscaldamento (che limita la potenza per salvaguardare i motori), la modalità Hill Descent Control per stabilizzare il passo durante le discese più ripide e ridurre la pressione articolare, e la modalità Low Speed Steady Control per movimenti fluidi e controllati a bassa velocità. Si può inoltre bilanciare la potenza tra la gamba destra e la sinistra, regolare la luminosità dei LED, attivare feedback tattili sul motore, e persino utilizzare la batteria per ricaricare dispositivi esterni tramite cavo, grazie alla modalità scarica esterna.

Abbiamo provato Hypershell X Pro , l'esoscheletro virale sui social, ecco come è andata 22

Conclusioni

Hypershell è senza dubbio un dispositivo interessante, dove per la prima volta abbiamo potuto toccare con mano le potenzialità di una tecnologia relativamente complessa ma resa semplice e fruibile per tutti. Il vero punto di forza sta proprio nella facilità d’uso: l’interfaccia dell’applicazione è ottima, intuitiva e permette anche a un utente comune di approcciarsi a un esoscheletro senza alcuna difficoltà.

Dal punto di vista pratico, si tratta di un prodotto pensato per chi vuole espandere le proprie capacità fisiche durante attività outdoor o sportive, magari quando serve una spinta extra su tratti impegnativi. Come già detto, però, è importante valutare bene il bilancio tra costi e benefici: l’esoscheletro dà il meglio di sé su sforzi brevi e intensi, mentre per attività prolungate richiede qualche riflessione in più, anche in base alla propria conformazione fisica e tolleranza al carico.

Può essere interessante anche in ambito sportivo per chi vuole rinforzare in maniera mirata la muscolatura dei flessori dell’anca, spesso trascurata anche dagli atleti. In questo senso, la modalità Fitness può rappresentare un’opportunità concreta per lavorare su zone muscolari precise con un approccio tecnico.

Infine, è inevitabile immaginare un futuro in cui dispositivi del genere possano avere applicazioni anche in campo medico o fisioterapico. Al momento Hypershell dichiara apertamente che il focus resta sull’ambito outdoor, sportivo e ludico, ma dopo averlo provato, e ascoltato anche il parere di esperti e pazienti affetti da sclerosi multipla, possiamo dire che le potenzialità per un’espansione in settori più specialistici ci sono tutte. Vedremo se l’azienda vorrà esplorare anche questa direzione.