L’utilizzo di sistemi per garantire l’invisibilità nel web, in primis la crittografia, sono senza dubbio di grande aiuto per coloro che, per lavoro o per via di una condizione generale non troppo di libertà dove vivono, vogliono avere una privacy quasi totale (niente rimane invisibile al 100% nel web) senza che nessuno sappia cosa sta facendo. Sfortunatamente, esiste anche il risvolto della medaglia: l’utilizzo del Dark Web, di Telegram e di tutti i servizi che garantiscono una sicurezza informativa molto elevata per il mercato della droga.

Non a caso abbiamo citato il Dark Web, ovvero tutta la rete internet a cui non è possibile accedere mediante i classici browser web o attraverso i motori di ricerca e Telegram, uno dei servizi di messaggistica più discussi al mondo per via del suo essere open source e della sua crittografia end-to-end  che non permette a nessuno di conoscere il contenuto dei messaggi.

Il mercato della droga sta passando dal Dark Web a Telegram 1

Le forze dell’ordine (la Polizia Postale nel caso dell’Italia) negli anni ha affinato molto bene le proprie armi per combattere il mercato della droga sempre più vasto sul Dark Web, tanto da riuscire a prendere il controllo dei server (spesso camuffando il proprio all’interno della famosa rete Tor), facendone continuare apparentemente l’attività al fine di risalire la catena fino ai mandanti o comunque ai pezzi più grossi. Tuttavia, sembra che l’intero traffico si stia spostando verso i servizi di messaggistica come per l’appunto Telegram.

Crittografia

Il meccanismo utilizzato dai trafficanti è tanto semplice quanto geniale (tecnicamente parlando): si parte da normali forum in cui viene postato l’indirizzo di una certa stanza di Telegram, la quale rimane attiva solo una manciata di ore. In quell’arco di tempo, gli interessati possono avere tutte le informazioni necessarie su dove andare a comprare la droga. Dopo il termine, il tutto ricomincia da capo.

Insomma, l’evolversi della tecnologia porta con se non solo i vantaggi che tutti abbiamo di fronte ma anche i lati più oscuri e, probabilmente, la crittografia è l’arma più controversa di tutte.