Nonostante Open Fiber si sta impegnando a cablare sempre più comuni con la propria fibra ottica e ad offrirla in affitto ai vari operatori nazionali, l’Italia si dimostra essere un paese ancora molto arretrato nel permettere l’accesso alla rete Internet. Stando agli ultimi dati di AGCOM raccolti attraverso il servizio Broadband Map, le famiglie italiane che non hanno accesso a Internet a banda larga sono 1,3 milioni, mentre quelle con un servizio minimo inferiore ai 2 Mbps circa 551mila.

Si tratta di una situazione che nel tempo sta migliorando ma non a sufficienza per far si che l’Italia possa dire la sua in quanto a digitalizzazione nazionale rispetto agli altri Stati Membri dell’Unione Europea.

Analizzando nel dettaglio i dati, il 94,6% delle famiglie risulta raggiunto da servizi broadband: le famiglie che dispongono di servizi da almeno 30 Mbps sono il 63,2% mentre quelle con servizi oltre i 100 Mbps sono il 29,8%. L’indicazione proviene da una stima dell’analisi di più parametri come ad esempio la rete disponibile, la distanza dei cabinet, etc.

Open Fiber è solo una facciata: l'Italia ha ancora un problema serio con l'accesso a Internet 1

Nel complesso, troviamo che:

  • Il 10,9% delle famiglie dispone di un accesso a Internet con prestazioni comprese tra 500 Mbps e 1 Gbps
  • Il 18,9% delle famiglie dispone di un accesso a Internet con prestazioni comprese tra 100 e 500 Mbps
  • Il 33,4% delle famiglie dispone di un accesso a Internet con prestazioni comprese tra i 30 e 100 Mbps
  • Il 29,1% delle famiglie dispone di un accesso a Internet con prestazioni comprese tra 2-30 Mbps

A trainare (per quanto possibile) la crescita digitale del nostro paese per maggiore incremento di disponibilità di servizi da almeno 30 Mbps sono alcuni comuni in particolare, come Visciano (+97%), Dresano (+91%), Guglionesi (86%) e Origgio (85%).