In un periodo storico in cui il “Made in Italy” è una delle risorse più forti che abbiamo noi italiani per esportare la nostra arte nel mondo (di qualunque genere, dal settore alimentare a quello tessile), non è da sottovalutare la perdita derivante da tutti quei prodotti realizzati all’estero (tipicamente in Asia) a cui viene applicato il marchio “Made in Italy”. Si conta che nel mondo il valore degli oggetti contraffatti vale ogni anno circa 1,2 trilioni di dollari (1200 miliardi di dollari).

Ad offrire una mano contro gli oggetti contraffatti ci sta pensando IMB e la sua IA. La tecnologia IBM Crypto Anchor Verifier unisce un’intelligenza artificiale con alcuni sensori ottici e un processo di machine learning per individuare, dagli oggetti “originali”, tutti i dettagli più unici e creare una mappa con la quale confrontare poi tutti gli altri modelli “non sicuri”.

Il cuore di questo insieme è il computer più piccolo al mondo, più piccolo addirittura di un granello di sale e dal costo di appena 0,10 dollari.

Ecco come la IA di IBM tornerà utile per la protezione del "Made in Italy" 1

Questi modelli possono distinguere una spiga biologica di mais da una geneticamente modificata, o una bottiglia da 1.000 dollari di vino rosso da una varietà molto più economica, per esempio.

E la tecnologia integra naturalmente le applicazioni blockchain (non usata solo per cripto monete). La soluzione Crypto Anchor Verifier di IBM può essere utilizzata per acquisire la firma ottica da un oggetto originale non compromesso e successivamente registrarla sulla blockchain, che può verificare in tutta la catena di approvvigionamento che l’articolo non è stato manomesso.

Insomma, si tratta di un controllo della filiera che avviene non sulla carta o su un sistema privato ma su di una blockchain, per cui accessibile e verificabile da chiunque.

Chiaramente questa tecnologia non si applicherà solamente al “Made in Italy” ma anche a tutti gli altri prodotti originali presenti nel commercio, almeno stando alle intenzioni di IBM

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