Dopo il grande scalpore che Facebook e tutte le altre aziende facenti parte della Libra Association hanno provocato con l’annuncio della criptomoneta Libra, sembra proprio che anche Telegram si prepari a creare un polverone lanciando la propria moneta virtuale Gram. Stando ad alcuni documenti in possesso del New York Times, sembra che l’esordio dovrebbe avvenire già prima del 31 ottobre 2019.

La storia del “Gram” la si può far risalire ad alcuni anni fa, quando Telegram aprì una sorta di crowfounding per finanziare la creazione della moneta (da allora sono stati raccolti 1,7 miliardi di dollari). Diversi problemi di varia natura hanno però costretto l’azienda dapprima a sospendere la propria ICO (Initial Coin Offering) e successivamente ad imporre una “data di scadenza” al progetto (31 ottobre per l’appunto) oltre la quale non se ne farà niente e i fondi verranno legalmente persi.

Nel caso in cui i Gram dovessero effettivamente diventare qualcosa di ufficiale come i Bitcoin, gli utenti li potranno gestire attraverso un portafoglio digitale sviluppato dalla stessa Telegram che verrebbe offerto a tutti gli oltre 200 milioni di utenti in tutto il mondo. Questa particolare informazione è stata confermata da tre investitori anonimi che hanno parlato con i redattori del New York Times.

Trattandosi di un’azienda che offre un servizio di messaggistica decentralizzato e crittografato, cosa che non va giù a molti governi del mondo (in Russia ad esempio è vietato usare Telegram), è ancora tutto da scoprire come verrebbe accolta la new-entry del mondo delle criptovalute. Non ci stupiremmo se verrebbero fatte pressioni per cercare di non destabilizzare le fondamenta del sistema monetario delle varie nazioni.

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