Con l’introduzione di connessioni sempre più veloci, specialmente con la nuova fibra ottica FTTH, gli utenti sono sempre alla ricerca dell’offerta più conveniente e duratura. Purtroppo però spesso gli stessi utenti si trovano a voler cambiare operatore prima della conclusione contrattuale e quindi a dover pagare un recesso abbastanza salato, il quale alle volte supera il costo della mensilità stessa dell’offerta a cui hanno aderito.

Proprio per questa motivazione l’Agcom ha stabilito che a partire dal primo gennaio 2019 i costi richiesti dalle compagnie telefoniche per il recesso del contratto, non potranno superare il canone mensile medio applicato dalle stesse. Seppur le nuove regole andranno a facilitare l’iter di abbandono all’utente non è detto che portino un effettivo risparmio, infatti i costi di disdetta attuali risultano già abbastanza contenuti.

Andando ad analizzare le varie connessioni disponibili possiamo notare che: la cessazione di una fibra ottica con tecnologia FTTH costa in media 57 euro ma con alcuni operatori può arrivare addirittura alla cifra di 70 euro. Anche nel caso in cui si voglia passara ad un altro provider di rete bisognerà sborsare 43 euro ai quali ovviamente vanno aggiunti i 18 euro per il recesso anticipato.

Costo sul diritto di recesso del proprio operatore di rete fissa e internet, in arrivo alcune agevolazioni nel 2019 1

Come possiamo notare dalla tabella riportata quì sopra, i costi più dispendiosi per la cessazione li detiene la linea ADSL: sarà necessario pagare una cifra di 61 euro (che potranno arrivare sino a 70 euro) per la cessazione della propria linea telefonica, 39 euro per il passaggio ad un altro operatore ed in entrambi i casi bisognerà aggiungere 11 euro di penale per il recesso anticipato.

Grazie quindi alle nuove linee guida fissate dall’Agcom questo potrebbe essere un buon momento per il cambio del proprio operatore di linea fissa e internet, tutto sta a vedere se ad inizio del prossimo anno la tabella dei costi subirà ulteriori variazioni.