Nel Vecchio Continente il rilancio dell’industria turistica passa per il Green Pass europeo. L’obiettivo dichiarato dalla commissione Ue è di tracciare i movimenti e i viaggi dei residenti negli Stati membri in totale sicurezza, e per farlo si userà il tanto decantato pass. La sperimentazione su scala europeo avrà inizio il prossimo 10 maggio, con l’Italia inclusa nella lista delle quindici nazioni scelte dall’Ue per avviare il test.
Al termine del periodo di prova il sistema entrerà ufficialmente in vigore (si ipotizza fine giugno), a patto però che ci sia il via libera da parte dei Paesi Ue.
Cos’è il Green Pass europeo
Il Green Pass europeo è il sistema studiato dalla commissione dell’Unione europea per emettere i cosiddetti certificati verdi digitali, grazie ai quali ci si potrà spostare liberamente tra gli Stati membri dell’Ue.
Quando entrerà operativo in via ufficiale, il Green Pass sarà disponibile gratuitamente sia in formato digitale sia in quello cartaceo. Al fine di garantire una maggiore sicurezza ospiterà un QR Code, al cui interno saranno memorizzate informazioni importanti quali l’identificatore univoco, i certificati sanitari richiesti, la data di rilascio e la data di nascita.
Saranno incluse tre diverse tipologie di certificato:
- certificato di vaccinazione: riporterà il numero di dosi ricevute, la data e il luogo della somministrazione e il vaccino utilizzato
- certificato di test negativo: i tamponi presi in considerazione sono quello molecolare (PCR) e l’antigenico, sono esclusi invece i test fai da te
- certificato di attestata guarigione dal Covid: si tratta di un certificato medico che conferma la guarigione dal coronavirus e la presenza degli anticorpi (da accertare mediante test). Il documento è valido per 180 giorni (6 mesi, ndr) dall’avvenuta guarigione
Come funziona il Green Pass europeo
Il certificato europeo Green Pass funziona tramite QrCode, con i dati forniti dalle autorità nazionali di ciascun Stato membro. La sicurezza è garantita da un sistema di crittografia a doppia codifica, grazie al quale i codici generati per ciascun utente possono essere letti soltanto dalle istituzioni e dalle autorità dei Paesi Ue.
Inoltre, il Green Pass si può presentare tramite smartphone o stampato su carta, ed è pensato per facilitare gli spostamenti nell’Unione europea di lavoratori e viaggiatori. Al momento è ancora allo studio la possibilità di regolamentare l’accesso a eventi (mostre, competizioni sportive, spettacoli, ecc.) e luoghi pubblici (ristoranti, bar, ecc.) che si svolgono entro i confini del proprio Paese proprio attraverso il pass.
Nel frattempo l’Estonia ha lanciato VaccineGuard, un passaporto vaccinale digitale al 100%. VaccineGuard è stato prodotto da Guardtime, una società locale di deep technology, in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità e la sezione locale di Astrazeneca. Si tratta di uno strumento conforme alla protezione dei dati personali, materia su cui la commissione Ue non transige.
Come funziona? Il passaporto VaccineGuard è collegato a digilugu, la piattaforma sanitaria del Paese baltico, dove sono caricati i certificati di avvenuta vaccinazione dei cittadini estoni. In questo modo, VaccineGuard permette ai residenti in Estonia di avere a portata di app un sistema semplice per certificare l’avvenuta vaccinazione, sia entro i confini nazionali che al di fuori.
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