Machine learningintelligenza artificiale e big data sono probabilmente le buzz word più comuni del momento in ambito tecnologico, con ogni azienda che ne fa ormai ampio uso per l’analisi e il miglioramento dei propri servizi. Al fine di combattere contro l’evasione fiscale che nega all’Italia miliardi e miliardi di euro ogni anno, sembra proprio che anche l’Agenzia delle Entrate ne farà uso.

L’obiettivo di fondo che si è prefissata l’Agenzia delle Entrate è quella di utilizzare i big data provenienti, in tempo reale, dalla recente introduzione della fattura elettronica e dello scontrino elettronico, darli in pasto ad un’intelligenza artificiale addestrata con ampi dataset di dati ed individuare potenziali incongruenze. I casi che raggiungo specifici parametri vengono poi segnalati ai responsabili per analisi più approfondite.

Sul fronte dei grandi contribuenti, gli uffici centrali intensificheranno il supporto alle Direzioni regionali, mentre a queste ultime è richiesto di segnalare ‘al centro’ casi che possano innescare filoni di indagine su scala nazionale”, spiega l’Agenzia. “Analisi del rischio tarate sulle caratteristiche del territorio per le piccole e medie imprese con le nuove unità organizzative istituite presso le strutture regionali, mentre prosegue l’attività di promozione della compliance con le lettere verso soggetti Iva e persone fisiche”.

Evasione fiscale: l'Agenzia delle Entrate dichiara guerra a suon di big data, IA e machine learning 1

Ad affiancare l’utilizzo di queste tecniche del XXI secolo vi saranno uffici dedicati all’interno delle sedi regionali e nazionali per meglio analizzare il versamento delle tasse ed eventuali evasioni fiscali.

Le attività di contrasto all’evasione nei confronti delle imprese di medie dimensioni e minori vedranno protagoniste le nuove unità organizzative istituite all’interno delle strutture regionali, competenti per le analisi di rischio evasione in ambito locale”, fa sapere l’Agenzia. “Inoltre in alcune direzioni sono stati creati uffici dedicati al coordinamento delle strutture periferiche per i controlli sulle imprese con volume d’affari compreso tra 25 e 100 milioni di euro”.

Seppur questa tecnica sarà utile anche per le PMI, l’Agenzia delle Entrate si concentrerà soprattutto su tutte quelle aziende e soggetti giuridici che hanno volumi di affari superiori ai 100 milioni di euro.

Insomma, nelle intenzioni dell’Agenzia delle Entrate, l’evasione fiscale dovrebbe avere vita breve. Certo è che bisognerà attendere mesi se non anni prima che l’intero meccanismo sia messo a regime e che “i grandi schemi di fondo” vengano alla luce.