Proprio come l’obbligo di vendita di soli biglietti nominali per concerti e grandi eventi, da oggi 1° luglio è obbligatorio per alcuni commercianti la fornitura dello scontrino elettronico. Di esso ne avevamo parlato già in passato ma, adesso che è ufficiale, vediamo che cosa prevede nel dettaglio.

Proprio come avviene già con la fattura elettronica, ogni scontrino elettronico verrà inviato in automatico ai server dell’Agenzia delle Entrate, permettendo di avere un computo delle vendite in tempo reale e in maniera estremamente precisa. É bene precisare che lo scontrino elettronico si affianca a quello cartaceo, che può ancora essere richiesto dal cliente (magari per eventuali resi o per la garanzia legale su di un prodotto).

Scontrino elettronico in vigore da oggi 1° luglio: cos'è e come funziona 1

Al fine di ammortizzare il costo per gli esercenti, l’Agenzia delle Entrate ha previsto un credito d’imposta del 50% per l’acquisto dei nuovi dispostivi (per un massimo di 250 euro) oppure 50 euro nel caso di aggiornamento di quelli esistenti.

Una cosa importante da sottolineare è che l’emissione dello scontrino elettronico non prevede in alcun modo l’associazione dello stesso al cliente. In pratica, l’Agenzia delle Entrate non saprà chi è l’acquirente di quel determinato prodotto presente nello scontrino, cosa molto importante per salvaguardare la privacy di tutti (cosa a cui Donald Trump apparentemente è contrario).

Per quanto riguarda l’obbligo dello scontrino elettronico, dal 1° luglio 2019 riguarderà solo i negozianti con fatturato superiore ai 400mila euro annui (più di 200mila in tutta Italia) mentre per tutti gli altri tale obbligo scatterà il 1° gennaio 2020 (data in cui verrà avviata anche lotteria degli scontrini, con un’estrazione annuale che mette in palio diversi premi).

Oltre ad ammodernizzare l’Italia portandola in una posizione favorevole dal punto di vista dell’innovazione digitale, l’obiettivo principale della combo fattura elettronica e scontrino elettronico è quello di abbattere l’evasione fiscale, permettendo all’Agenzia delle Entrate di ricavare molte più tasse.