L’utilizzo del 5G e dei droni sta acquistando sempre più importanza e, seppur vi è ancora molto da fare prima di portare la connettività di nuova generazione nelle città (si parla di 2019 o 2020), i progetti in fase di sviluppo certo non mancano.

Uno dei campi che saranno maggiormente interessati sarà quello medico. L’azienda Ericsson ha proposto già la realizzazione di un drone 5G pilotato da remoto in grado di trasportare in sicurezza un defibrillatore direttamente nel luogo in cui si trova una persona colpita da arresto cardiaco.

Il progetto, nato dalla collaborazione fra Ericsson, Telia e l’Università di Medicina Karolinska Institute, è stato mostrato in anteprima in occasione della firma della lettera di intenti da parte dei cinque primi ministri di Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia e Islanda.

Grazie al volo aereo, i droni 5G saranno in grado di trasportare un defibrillatore o qualsiasi altro strumento medico in un lasso di tempo decisamente inferiore rispetto a un’ambulanza (la quale rimarrà ovviamente indispensabile per prestare cure al paziente).

Rimanendo in ambito di patologia cardiovascolari, secondo gli studi più recenti le persone colpite da arresto cardiaco che ricevono soccorso entro tre minuti hanno un tasso di sopravvivenza del 70%. La messa in campo di questi droni 5G pilotati da remoto potrebbe accresce la percentuale di salvataggi.

Al momento non si hanno notizie di un possibile “utilizzo sul campo” di questo genere di droni. Tuttavia, se lo sviluppo proseguirà in maniera sinergica fra le tecnologia del 5G e i droni aerei, senza dubbio emergeranno molti nuovi progetti del genere.

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