Il CERN, una delle istituzioni più importante sul tema della fisica, opera ormai da anni il LHC (Large Hadron Collider), ossia un acceleratore di particelle lungo ben 27 KM. Esso ha portato alla scoperta di molte informazioni sul mondo quantico ma per fare il prossimo passo sembra che ci voglia qualcosa di più.

A questo proposito, il CERN ha presentato i progetti preliminari per il progetto denominato Future Circular Collider (FCC). Sulla base dei piani attuali, farà sì che il LHC (Large Hadron Collider) abbia un aspetto minuscolo in confronto: l’obiettivo infatti è quello di realizzare un acceleratore di particelle, sempre di forma circolare, ma lungo addirittura 100 KM.

Gian Francesco Giudice, capo del dipartimento di teoria del CERN, ha spiegato che il progetto è un così grande salto da LHC che è “come pianificare un viaggio non su Marte, ma su Urano“.

L’LHC non ha scoperto nulla da quando avvenne la scoperta del bosone di Higgs, quindi quelli che difendono il progetto del FCC sperano che le collisioni più potenti possano aprire una porta verso qualcosa di nuovo.

Giudice ha spiegato che “esplorare l’infinitamente piccolo con delle energie più alte possibili e con progetti coraggiosi è la nostra migliore speranza per rompere alcuni dei misteri della natura al livello più fondamentale“.

Detto questo, non tutti sono convinti di aver bisogno di un acceleratore di particelle così massiccio, soprattutto quando il progetto dovrebbe costare 21 miliardi di euro.

Sabine Hossenfelder, un fisico teorico del Frankfurt Institute for Advanced Studies, ha detto alla redazione di Nature che il denaro potrebbe essere speso meglio per un radiotelescopio posizionato sul lato più lontano della luna.