Alla Montpellier Medical University in Francia, grazie a un sistema di scanner 3D, è stato creato un sistema per creare dei cadaveri virtuali partendo da una mappatura di cadaveri veri, al fine di aiutare i medici più giovani a fare pratica e i ricercatori a sperimentare.

I cadaveri sono stati a lungo in forte domanda, ma negli ultimi anni, la carenza è peggiorata. Il numero di programmi medici sta crescendo, quindi la domanda sale, secondo quanto riferito da The Economist. Allo stesso tempo, l’offerta sta diminuendo perché una migliore comunicazione significa meno corpi non reclamati. La donazione è ancora tabù in alcune parti del mondo, e il cadavere ideale – giovane, generalmente sano e integro – può essere difficile da trovare.

I ricercatori sperano che i cadaveri virtuali possano insegnare agli studenti le basi della dissezione, dice Guillaume Captier, un chirurgo e professore a Montepellier. Una volta che hanno acquisito più esperienza, possono progredire verso la realtà.

Cadaveri virtuali per aiutare il training di medici e la ricerca 1

Dal punto di vista tecnico, si tratta essenzialmente di realtà virtuale. Per il progetto il team di Captier ha creato due dissezioni virtuali: una per l’area del collo e l’altra per il bacino. Per ciascuno, ha eseguito una dissezione su un vero cadavere dalla pelle ai muscoli alle arterie – otto livelli in tutto. Ad ogni livello, un tecnico ha scannerizzato le parti della carne e del corpo usando uno scanner Artec 3D. “Andiamo strato per strato, e in seguito, lo mettiamo insieme in modo che il computer possa aiutarci a vedere l’intera cosa“, afferma Captier.

Ogni livello della scansione richiede fino a minuti e ogni dissezione richiede un giorno totale. “La carne e alcuni tessuti possono essere difficili da scannerizzare a causa della loro traslucenza“, afferma Benjamin Moreno, che lavora per IMA Solutions (la società che vende la stampante 3D) e ha effettuato la scansione. “In futuro, stiamo pensando di aggiungere del materiale per evitarlo.

Utilizzando questa tecnica, potenzialmente poche centinaia di cadaveri che coprano la maggior parte delle popolazioni potrebbero venir distribuiti digitalmente alle Università per permettere a tutti di fare la pratica iniziale con cadaveri virtuali e con la supervisione di un medico esperto.