Le AirPods Pro hanno rappresentato un ottimo passo in avanti per l’azienda nel ricco mercato degli auricolari true wireless, ma Apple sembra determinata nel voler esplorare nuovi strade finora non battute.

La prossima evoluzione delle AirPods Pro potrebbe essere dotata di un sensore a pressione in grado di rilevare automaticamente se indossate oppure no. A differenza delle AirPods tradizionali, le AirPods Pro sono cuffie in-ear, dotate di un gommino che va ad assicurare un grip maggiore ma soprattutto un migliore rendimento acustico.

Un brevetto Apple mostra Airpods in grado di riconoscere se sono indossate 1

All’interno dell’orecchio la pressione rilevata è differente rispetto a quella esterna, merito anche dell’insulazione che le cuffie in-ear offrono. Utilizzando questa tecnologia per il rilevamento si potrebbe determinare con precisione quando le cuffie sono indossate.

Un brevetto Apple mostra Airpods in grado di riconoscere se sono indossate 2

Significa migliorare la pausa automatica che avviene già con l’attuale generazione di cuffie Apple AirPods 2 e AirPods Pro, la quale funziona già in maniera piuttosto ottimale, seppur non infallibile. Capita infatti che a volte le cuffie continuino a suonare anche se non indossate, oppure al contrario che restino in silenzio quando le portiamo all’orecchio invece di far ripartire la musica dal punto in cui l’avevamo interrotta.

Potremmo anche azzardare che il riconoscimento della pressione potrebbe aiutare il processo di adattamento sonoro, che al momento nelle AirPods Pro vede un sensore rilevare continuamente il rumore esterno fino a 200 volte al secondo.

La magia della cancellazione del rumore infatti prevede l’analisi del rumore esterno alla cuffia, catturato attraverso i microfono posizionati sulla scocca, e nella creazione di un’onda sonora contraria che vada ad annullare l’effetto: Il risultato è una cancellazione dei rumori esterni efficace.

Ovviamente questa è solo un’ipotesi, al momento l’utilizzo principale per sensori a pressione sarebbe quello di verificare in modo efficace lo stato di posizionamento degli auricolari. Come sempre, vi ricordiamo che quando si tratta di brevetti, soprattutto depositati da Apple, non saremo mai sicuro di poterli vedere realizzati concretamente.