Airbus, l’azienda che si occupa principalmente della progettazione degli aerei di linea passeggeri e cargo, sta sviluppando il progetto di un rover per Marte in grado non solo di atterrare sul suolo e svolgere attività scientifica ma anche di far tornare sulla Terra diversi campioni.

Le missioni svolte fino a ora direttamente su Marte hanno visto protagonisti rover radiocomandati dalla Terra che hanno esplorato parte della sua superficie. Tuttavia, al di là dei pochi test che hanno potuto compiere in loco, l’analisi approfondita dei campioni di suolo marziano è stata fino a ora preclusa. Il progetto di Airbus però potrebbe cambiare tutto.

Il progetto di Airbus sta venendo finanziato da ESA (European Space Agency) anche perché i suoi ingegneri stanno già costruendo il rover ExoMars che è programmato per dirigersi verso Marte nel 2021. A differenza di ExoMars e di tutti i suoi strumenti scientifici, il compito solitario del rover di nuova generazione sarà quello di trovare, raccogliere e riportare sulla Terra dei campioni.

Airbus progetto rover Marte

Airbus progetto rover Marte

Il rover infatti utilizzerà i fori scavati dal rover Exomars per raccogliere i campioni. Attualmente è previsto che la missione possa svolgersi nel 2026. Potrebbe sembrare una cosa semplice ma dovrà essere in grado di rilevare il luogo esatto dove sono stati scavati i fori da una certa distanza, guidare autonomamente verso la posizione, prendere i campioni con un braccio robotico e quindi tenerli nel suo spazio di cargo. Dovrà inoltre essere in grado di tracciare il proprio percorso di guida da solo ogni singolo giorno.

Una volta raccolti tutti i campioni, (cosa che potrebbe richiedere al veicolo circa 150 giorni) dovrà trovare il razzo con cui è atterrato. A quel punto consegnerà i tubi campione al razzo e lo filmerà quando esso ripartirà, il che significa che potremmo essere in grado di vedere il primo decollo da Marte entro meno di un decennio. Quel razzo si incontrerà quindi con un orbiter per riportare i campioni sulla Terra.