Improvvisamente la potenza non basta più, deve anche stare in pochissimo spazio. Ed è qui che ASUS ROG NUC 2025 diventa interessante, perché racchiude Core Ultra 9 e GeForce RTX 5080 in appena 3 litri di volume, sfidando direttamente il concetto tradizionale di PC desktop.

Non è solo una questione di numeri o di miniaturizzazione estrema. È capire fin dove può spingersi oggi un sistema compatto, quanto può avvicinarsi a una build di fascia alta e, soprattutto, per chi ha davvero senso una macchina così. Da qui parte questa recensione di ASUS ROG NUC 2025.

Prepotente in 3 litri ed è anche tool-less, fantastico

Recensione ASUS ROG NUC 2025: il mini pc gaming dalle prestazioni desktop-level 1

ASUS ROG NUC 2025 è uno di quei prodotti che colpisce subito, ancora prima di accenderlo. Il design compatto da appena 3 litri è valorizzato da linee molto decise, prese d’aria integrate con intelligenza e una finitura traslucida che, riflessi a parte, risulta davvero scenografica. Anche in verticale, appoggiato sulla scrivania o in salotto accanto alla TV, ha una presenza forte e riconoscibile, perfettamente in linea con il DNA ROG. A completare il quadro ci pensano i LED Aura RGB, personalizzabili e ben integrati, mai eccessivi.

Il vero punto di forza però è ciò che questo chassis riesce a contenere. Inserire Core Ultra 9 e GeForce RTX 5080 in un volume così ridotto non è banale, ed è qui che ASUS mostra tutta la sua esperienza. La compattezza lo rende facile da posizionare ovunque e anche trasportabile senza troppi compromessi, una caratteristica che cambia completamente il modo di pensare una postazione gaming o una workstation da salotto.

Sul fronte connettività non manca nulla. Davanti troviamo jack audio, USB-C 3.2 e USB-A, mentre sul retro c’è un assortimento completo con Ethernet 2.5G, altre USB-C e USB-A, due DisplayPort, due HDMI, ingresso di alimentazione e Kensington Lock. Una dotazione da vero desktop, concentrata in pochissimo spazio.

Recensione ASUS ROG NUC 2025: il mini pc gaming dalle prestazioni desktop-level 2

L’apertura è totalmente tool-less, una scelta che ASUS sta adottando sempre più spesso e che qui fa davvero la differenza. L’accesso ai componenti è immediato e ordinato. All’interno troviamo 32 GB di RAM DDR5 in dual channel, espandibili fino a 96 GB, e un SSD NVMe con dissipatore dedicato. È presente anche un secondo slot NVMe già pronto per l’upgrade, oltre a una terza ventola dedicata alla CPU che anticipa il vero protagonista di questo capitolo.

La dissipazione è infatti uno degli aspetti più interessanti di ROG NUC 2025. I radiatori sono grandi, spessi e visibilmente più generosi rispetto a quelli di molti notebook gaming. Il sistema sfrutta una Vapor Chamber di dimensioni importanti, abbondanti prese d’aria e un flusso studiato per tenere sotto controllo componenti estremamente energivori. ASUS, da questo punto di vista, non ha tagliato nulla, ed è evidente già a colpo d’occhio.

Completano il quadro Wi-Fi 7 Intel, già più che adeguato anche guardando al futuro, e una cura generale per layout interno e accessibilità che rende questo mini PC non solo potente, ma anche pensato per durare e per essere aggiornato nel tempo. Una base tecnica solida, che prepara il terreno a tutto ciò che conta davvero quando si passa alle prestazioni.

ASUS ROG NUC 2025 batte molti pc desktop in circolazione

Recensione ASUS ROG NUC 2025: il mini pc gaming dalle prestazioni desktop-level 3

Una delle prime cose che si apprezza fin da subito di ASUS ROG NUC 2025 è il software. Il sistema arriva pulitissimo, senza bloatware o personalizzazioni inutili. L’unico vero punto di controllo è Armoury Crate, ed è esattamente ciò che serve. Da qui si gestiscono profili energetici, prestazioni, RGB e monitoraggio del sistema. In pochi click si passa alla modalità Turbo, quella che ha senso usare su una macchina del genere, lasciando perdere per ora il profilo manuale che resta comunque disponibile per chi vuole spingersi oltre.

C’è però un dettaglio che fa la differenza rispetto a molti altri mini PC: il BIOS. Non è una versione castrata o minimale, ma un BIOS in stile ROG, con opzioni di performance tuning, gestione energetica e overclock decisamente più complete della media. È una chicca non scontata, soprattutto in questo formato, e rende il NUC 2025 una piattaforma con cui è possibile davvero divertirsi anche lato fine tuning, senza essere costretti a passare solo dal software.

A questo punto il confronto diretto con una build desktop viene quasi naturale. Da una parte ROG NUC 2025 con Intel Core Ultra 9 275HX, 32 GB di RAM e RTX 5080 Laptop. Dall’altra una build desktop con Core Ultra 9 285K, 32 GB di RAM e RTX 5080 Desktop Founders Edition. Architettura Arrow Lake su entrambe, stesso numero di core, stesso target prestazionale. Le dimensioni però raccontano già metà della storia.

Nei test CPU con Cinebench, il NUC sorprende. In multi core la CPU arriva a un picco di 96 gradi, con consumi intorno ai 160 Watt. È una temperatura elevata ma assolutamente coerente con questo tipo di benchmark e non rappresentativa dell’uso reale. Il risultato finale è solido e competitivo. La build desktop fa ovviamente meglio sul fronte termico, fermandosi intorno agli 87 gradi, ma lo fa con un assorbimento decisamente più alto, circa 240 Watt, e con un sistema di dissipazione completamente diverso per dimensioni e complessità. Il dato interessante è che, numeri alla mano, il divario prestazionale non è così ampio come ci si potrebbe aspettare.

Il vero banco di prova però è il gaming. In Black Myth: Wukong, con impostazioni 4K, DLSS Frame Generation 2X, ray tracing basso e preset cinematografico, il ROG NUC 2025 si comporta in modo sorprendente. Il benchmark registra 85 FPS di media, con 103 FPS massimi e 66 FPS minimi, mantenendo una curva stabile e senza drop anomali. La GPU resta sotto i 70 gradi, mentre la RTX 5080 Laptop lavora intorno ai 170 Watt, un valore elevatissimo considerando il volume complessivo del sistema.

Il confronto con il desktop è inevitabile. A parità di impostazioni, la RTX 5080 Desktop spinge il benchmark a 117 FPS di media, con 139 massimi e 79 minimi, sfruttando però una potenza che arriva a 260–270 Watt. Le temperature sono leggermente inferiori, ma ancora una volta il punto non è chi vince. Il punto è come ci si arriva.

ROG NUC 2025 non raggiunge le prestazioni assolute di un desktop tradizionale equivalente, e non potrebbe essere altrimenti. Ma se si guarda al rapporto tra dimensioni, consumi e prestazioni reali, il risultato è impressionante. Tecnologie come DLSS e Frame Generation diventano fondamentali su piattaforme compatte come questa e permettono di giocare in 4K con qualità elevata, senza compromessi davvero pesanti.

Costa tanto ma siamo sicuri sia eccessivamente costoso?

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Prima di tirare le somme è necessario fermarsi un attimo sul prezzo, perché è il primo punto che viene naturale sollevare parlando di ASUS ROG NUC 2025. La configurazione provata, con Core Ultra 9 e RTX 5080, è proposta a 2.999 euro, mentre a listino esiste anche una versione più accessibile con Core Ultra 7 e RTX 5060, intorno ai 2.000 euro, una variante che potrebbe risultare particolarmente interessante per chi cerca compattezza e potenza senza spingersi al massimo.

Detto così sembra tanto, ed è giusto dirlo: ROG NUC 2025 è un prodotto costoso. Ma il punto è capire se è anche fuori mercato. Guardando cosa serve oggi per assemblare una build desktop di livello simile, tra CPU di fascia alta, scheda madre adeguata, una RTX 5080, SSD capiente, RAM DDR5, alimentatore, dissipazione, case e tutto ciò che ruota attorno all’assemblaggio, ci si avvicina molto rapidamente a cifre comparabili. Senza considerare tempo, ingombri, compromessi estetici e soprattutto le dimensioni finali, che non saranno mai nemmeno lontanamente paragonabili a 3 litri di volume.

ROG NUC 2025 è chiaramente un prodotto premium, pensato per una nicchia precisa, ma è anche unico sul mercato. Non è solo un mini PC e non è nemmeno solo una macchina da gaming. È, a tutti gli effetti, una workstation compatta, capace di gestire gaming in 4K, produzione di contenuti, modellazione 3D, lavoro in ambito AI, multimedialità avanzata e utilizzo professionale senza reali limitazioni. La combinazione tra Core Ultra 9 e RTX 5080 lo rende estremamente versatile e adatto a scenari molto più ampi rispetto al semplice intrattenimento.

E proprio sul gaming emerge uno degli aspetti più interessanti. Grazie all’evoluzione del software e a soluzioni come DLSS e Frame Generation, questo sistema riesce a offrire un’esperienza di livello altissimo anche in salotto. Con la Xbox Full Screen Experience, collegato alla TV e nascosto dietro lo schermo, il ROG NUC 2025 si trasforma di fatto in una console di nuova generazione, ma con la flessibilità totale di un PC. Ed è probabilmente questo uno dei suoi utilizzi più azzeccati.

Non è un prodotto per tutti e non vuole esserlo. Ma per chi ha bisogno di massima potenza nel minimo spazio, per chi non vuole o non può gestire un desktop tradizionale, o per chi cerca una macchina capace di fare davvero tutto senza compromessi strutturali, ASUS ROG NUC 2025 centra perfettamente l’obiettivo. Costoso sì, ma coerente con ciò che offre. E soprattutto, è uno di quei prodotti che dimostrano come il concetto stesso di PC stia cambiando.