Recensione Keychron V8 – La tastiera è uno strumento indispensabile per chi lavora tutto il giorno davanti a un computer e non è semplice trovare il modello più adatto alle proprie caratteristiche o esigenze. Personalmente ho sempre preferito le tastiere meccaniche, per il loro feedback tattile ma soprattutto rumoroso, tanto che tutte quelle che ho posseduto in tanti anni erano dotate di switch molto rumorosi, come i Cherry Blu solo per citare i più conosciuti.
Da qualche tempo ero alla ricerca di una tastiera meccanica ergonomica, con una forma diversa da quelle tradizionali che mi offrisse un comfort maggiore durante l’utilizzo. Sono riuscito, grazie a Keychron, a mettere le mani su una tastiera meccanica con schema Alice, la Keychron V8, e dopo averla utilizzata per alcune settimane, vi racconto come va e perché sarà difficile sostituirla.
Ergonomia intelligente
Da tempo stavo cercando una tastiera con una forma ergonomica, che mi permettesse di scrivere in una posizione naturale ma che non avesse dei costi proibitivi. I brand più conosciuti propongono solo modelli a membrana, che non soddisfano le mie esigenze e per questo mi sono sempre adattato alle tastiere meccaniche più tradizionali, con i tasti allineati.
Mi sono imbattuto casualmente nel layout Alice navigando proprio sulle pagine del sito ufficiale di Keychron, alla ricerca del manuale della mia K1, un modello con tasti meccanici a basso profilo che ho utilizzato con molta soddisfazione negli ultimi due anni. Quel layout particolare ma non così spinto come alcuni modelli trovati in rete mi ha davvero incuriosito, proprio per la sua semplicità.
Il layout è nato solo pochi anni fa, creato nel 2018 da Yuk Tsi, un’appassionata di tastiere proveniente dalla Malesia. L’idea è tanto semplice quanto geniale: prendere una normale tastiera e dividerla a metà angolando leggermente le due parti per renderle più ergonomiche. Niente curve strane, nessuna complicazione, solo i tasti angolati, mantenendo per il resto lo stesso design “piatto” di una comune tastiera.
In questo modo le mani finiscono per appoggiarsi in maniera più naturale sulla tastiera, senza che i polsi debbano essere piegati ad angolazioni fastidiose o senza che i gomiti debbano essere tenuti stretti. Anche se il layout originale prevedeva un solo tasto B, e non c’erano tracce di una barra spaziatrice, i modelli attualmente in commercio adottano ormai un layout standardizzato.
Troviamo quindi il tasto B ripetuto su entrambe le semi-tastiere, così come la barra spaziatrice, che può essere premuta indifferentemente con il pollice destro o con quello sinistro, a seconda delle preferenze e nel caso di questa Keychron V8 anche due tasti Fn, per abilitare le funzioni alternative che possono essere definite attraverso il software di personalizzazione, di cui però vi parlerò tra poco.
Keychron V8 utilizza un layout al 65%, senza tasti funzione posti solitamente al di sopra dei numeri, e con una importante assenza, quella del tasto con i caratteri “`” e “˜”. Se vi state chiedendo perché è un’assenza importante, vi ricordo che siamo di fronte a una tastiera con layout americano, e che il tasto apice viene normalmente utilizzato per realizzare le vocali accentate, indispensabili nella lingua italiana.
La tastiera è collegata a un Mac dove ho impostato, come layout, lo stile USA (Internazionale), che permette di realizzare i caratteri accentati premendo prima il tasto apice e poi la vocale da accentare. Grazie al supporto a QMK e VIA è però possibile ovviare, grazie anche ai due tasti Fn, alle assenze e personalizzare a piacimento la tastiera.
Ogni volta che cambio tastiera le mie mani si lamentano, visto che cambia la postura, e Keychron V8 non ha fatto eccezione. La prima mezza giornata in effetti ho avuto parecchi fastidi, in particolare ad anulare e mignolo di entrambe le mani, ma già nel pomeriggio le cose sono cambiate e dal secondo giorno non ho più avuto problemi. Merito della posizione, che mi permette di scrivere in maniera più comoda e con pochissimi errori, e anche del poggiapolsi, realizzato espressamente per questo modello.
Va acquistato a parte (a fine articolo trovate il link per lo store ufficiale), è interamente in legno, e permette di avere una postura corretta e comoda, indispensabile per lunghe sessioni al computer. Sulla parte inferiore della tastiera sono presenti due piedini per aumentare l’inclinazione ma a mio avviso si alza troppo la parte posteriore, rendendo più faticoso l’utilizzo.
Precisa e rumorosa
Prima di spiegarvi come ho personalizzato questa Keychron V8, voglio però parlarvi del suo funzionamento. Non è un modello alimentato a batteria, ma richiede la connessione cablata (con connettore USB Type-C) per funzionare e questo a mio avviso è un vantaggio. Niente batterie scariche, niente rischi di interferenza o problemi di comunicazione tramite Bluetooth o ricevitori wireless, un semplice cavo che non crea problemi in nessun caso e che può essere sostituito facilmente qualora dovesse rompersi.
I keycap sono realizzati in PCB ma le lettere non sono trasparenti. La tastiera è retroilluminata ma la luce esce dalla parte inferiore dei tasti, senza illuminare i relativi caratteri. Se questa scelta non rappresenta un problema di giorno, con i tasti sempre ben visibili, di sera l’utilità dell’illuminazione è molto limitata per non dire nulla. Se siete abituati a scrivere al buio, e avete bisogno di aver sempre ben visibile ogni tasto, questa limitazione potrebbe rappresentare un problema.
Personalmente ho optato per gli switch Keychron K Pro Blue, i più rumorosi del lotto, ma è possibile optare per switch rossi o marroni, più silenziosi. Oltre al feedback sonoro, che non ha prezzo, mi è piaciuta la precisione degli interruttori: niente pressioni fantasma, niente ritardi nella scrittura, una precisione decisamente superiore alla media, complici forse anche dei keycap alternativi che ho montato in alternativa a quelli forniti di serie.
Molto comoda anche la manopola posta in alto a destra, che può essere utilizzata per regolare il volume ma, in combinazione con i tasti Fn, anche per altre funzioni. La costruzione è solida, anche se alcuni elementi sono in plastica. In particolare il case è interamente in plastica, per ridurre il peso, ma all’interno è presente una piastra in metallo che garantisce un’ottima stabilità. I quattro piedini in gomma impediscono alla tastiera di scivolare, a tutto vantaggio della comodità di utilizzo.
Personalizzazione all’ennesima potenza
Il bello di una tastiera meccanica come Keychron V8 è la possibilità di personalizzarla a proprio piacimento, sia per quanto riguarda la mappatura dei tasti sia per quanto riguarda il layout, sostituendo i keycap.
Nonostante il layout di serie sia gradevole, con una combinazione di tasti blu/grigi, neri e rossi, volevo qualcosa di più appariscente ma allo stesso tempo elegante, in grado di rendere unica la mia tastiera. Ecco perché ho scelto il Cherry Profile Double – Shot PBT Full Set, nella colorazione Royal, che include tasti blu (proprio nella tonalità royal), neri e giallo scuro, definito golden dal produttore ma che ricorda più l’oro dei fumetti che il classico oro che vediamo, ad esempio, sugli smartphone.
Il set comprende ben 219 keycap, e si adatta a qualsiasi tastiera prodotta da Keychron, inclusa questa V8. In particolare sono presenti ben 14 diverse barre spaziatrici, con larghezza che va da 1.25U a 7U, per adattarsi a qualsiasi tastiera. Sono presenti ben 21 tasti gialli, per creare un accento colorato, anche se sono coinvolti solo alcuni tasti. In particolare una barra spaziatrice da 6,25 unità, tre diversi tasti Enter, i tasti cursore, un tasto ESC, i tasti funzione da F5 a F9, due diversi Backspace, i tasti Print, Scrollck e Pause e tre tasti neutri, senza alcuna scritta.
Tutte le lettere e i numeri sono in versione Royal Blu, mentre i keycap neri sono dedicati principalmente ai tasti funzione e ai modificatori, sia per macOS che per Windows. La tastiera Keychron V8 può essere infatti utilizzata su entrambi gli ambienti, spostando il selettore posto sul retro e applicando i keycap appositi. Va detto che di default la tastiera viene venduta con i tasti macOS montati e con i keycap per Windows in un sacchettino insieme allo strumento per la rimozione. Sullo store Keychron sono presenti decine di set di keycap, da quelli completi a quelli dedicati a particolari modelli, per garantire a ognuno la possibilità di rendere unica la propria tastiera.
Ma la parte più bella della personalizzazione è data dal supporto a QMK e VIA, che permette di mappare e riprogrammare ogni singolo tasto, creare delle macro o assegnare delle funzioni speciali. Io, ad esempio, ho rimappato il tasto ESC, che uso pochissimo, attivandolo con il tasto Fn di sinistra e configurando al suo posto il tasto apice (`). Ho anche sostituito il tasto Home con quello End, spostando il tasto Home al posto del tasto CMD posto sulla destra.
He la manopola può regolare il volume, scorrere nelle pagine o cambiare il livello di retroilluminazione. Il tutto senza che sia necessario installare alcun software o driver. Basta aprire una pagina web, autorizzare la propria tastiera e il gioco è fatto, come potete vedere dallo screenshot sottostante. Possibilità di personalizzazione virtualmente infinite insomma, contando che ogni tasto può avere due funzioni alternative premendo uno dei due tasti funzione, posto a fianco delle due barre spaziatrici.
Non pesa dunque l’assenza dei tasti funzione dedicati, a meno che non ne facciate uno uso particolarmente pesante, visto che si possono rimappare i tasti numerici, ad esempio, per averli sempre a portata di mano premendo il tasto modificatore.
In conclusione
Una tastiera diversa dal solito insomma, con degli ottimi switch meccanici, dei keycap di qualità che possono essere sostituiti, e un layout che apprezzerete se passate tante ore utilizzandola. Il prezzo è decisamente abbordabile visto che parliamo di una tastiera meccanica: sullo store ufficiale costa appena 94 euro nella versione completa di switch e keycap o 79 euro nella versione barebone priva di interruttori e keycap.
Il set completo di Keycap nella versione Royal Blue costa 40 euro, ma trovate set a partire da 20 euro (anche se non hanno tutti i keycap per la V8) e il poggiapolsi costa 33 euro. Una soluzione tutto sommato abbordabile se volete una tastiera in grado di regalarvi tante soddisfazioni e di farvi compagnia molto al lungo.
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