Quando lo scorso autunno Intel ha fatto debuttare i suoi processori Core di nona generazione, la punta di diamante della serie era l’i9-9900K, la sua prima CPU consumer a raggiungere i 5 GHz. Quello è stato un grande traguardo ma ora quel processore ha un fratello focalizzato su laptop e workstation che può raggiungere anche i 5 GHz: stiamo parlando del nuovo Intel Core i9-9980HK, un chip a otto core sbloccato per notebook robusti e overclockabili. Dopo quindi aver fatto debuttare in maniera silente i nuovi chip Amber Lake, eccoci con i “pezzi da novanta”.

E se questa è una CPU troppo potente e sbilanciata verso le performance (e non verso l’autonomia), Intel ha anche un sacco di altri chip di nona gen in arrivo. Ci si può aspettare di vederli presto nei laptop, dato che ASUS, Lenovo e Razer hanno anche annunciato i loro ultimi modelli.

Intel Core i9-9980HK è la prima CPU mobile in grado di raggiungere i 5 GHz 1

Analizzando nello specifico la CPU Intel Core i9-9980HK, troviamo otto core in grado di avere una velocità di clock base di 2,4 GHz, con prestazioni di boost fino a 5 GHz. Come ci si aspetterebbe, ha anche 16 thread grazie alla tecnologia Hyperthreading di Intel (due thread per core). Oltre a ciò, troviamo il supporto al chip AX200 Wi-Fi 6 e fino a 128 GB di memoria RAM DDR4 e un TDP di 45W.

Scendendo un po’ di performance e per coloro che non hanno bisogno di overclock, c’è anche la nuova CPU Intel Core i7-9880H e la versione quad-core i5-9300H, che può ancora raggiungere i 4 GHz verso in boost.

Secondo Intel, il Core i9-9980HK offre un frame rateing maggiore del 18% rispetto all’8° generazione 8950HK dello scorso anno in Hitman 2 e il 28% più veloce per l’editing video 4K. E considerando gaming, streaming e registrazione simultanea in Black Ops 4, offre framerate 2.1x più veloci.

Questo è un significativo salto in appena un anno. Rispetto ai sistemi di tre anni fa i7-6700HQ, i nuovi chip offrono un numero di FPS maggiore del 56 percento in Total War 2, il 54 percento più veloce di editing video 4K e un aumento complessivo delle prestazioni del 33 percento.