Non è la prima volta che sentiamo parlare di questo componente presente sulla nuova serie Mac rilasciata dall’azienda di Cupertino, già ad ottobre infatti, il chip T2 di Apple aveva fatto parlare di se lanciando alcuni importanti avvertimenti sull’ impossibilità di effettuare alcune riparazioni da terze parti.
Quest’oggi è arrivata la conferma di ciò grazie ad alcune dichiarazioni rilasciate da Apple a The Verge, all’interno delle quali si evince che le notizie apparse lo scorso mese (attraverso un documento leaked) erano fondate. La lista completa delle riparazioni che necessitano dello specifico software non risulta però essere completa, lasciando ancora una volta un alone d’ombra sulla questione. Non è nemmeno dato sapere se si tratta di una pratica introdotta di recente o se era stata già utilizzata a partire dallo scorso anno con l’introduzione dell’iMac Pro.
Tutti i Mac equipaggiati con il chip Apple T2 quindi potrebbero risultati più complicati da riparare per i servizi di terze parti. Ricordiamo inoltre che il chip in questione viene impiegato anche nei nuovi Mac Mini e MacBook Air introdotti a fine ottobre.
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