Recensione ASUS ProArt PA329CV – Da quasi un anno utilizzo un monitor da 43 pollici per il mio lavoro, perché mi permette di avere numerose finestre aperte e di tenere sotto controllo i vari aspetti della mia giornata lavorativa. Devo dunque ammettere di essere stato un po’ scettico quando ASUS mi ha proposto di provare questo ProArt PA329CV, un monitor da 32 pollici con risoluzione 4K che, a prima vista, mi sembrava un passo indietro per la diagonale nettamente inferiore.

A fatica gli ho trovato uno spazio sulla scrivania, su cui troneggia il monitor da 43 pollici, e con un po’ di sano scetticismo ho iniziato la prova. Vi dico subito che in questa recensione non vi parlerò troppo di caratteristiche tecniche, non faccio il grafico di professione e non saprei portarvi gli argomenti adatti per farvi apprezzare le sue qualità.

Vi racconterò invece di come lo abbia apprezzato in queste settimane di utilizzo e di come sia riuscito a stupirmi per la sua versatilità e per la capacità di adattarsi alle mie esigenze.

Recensione ASUS ProArt PA329CV, un monitor 4K per professionisti 1

Ergonomia imbattibile

Come vi dicevo uso da un po’ un monitor da 43 pollici che, pur offrendo una superficie di lavoro molto ampia, non brilla certo per ergonomia. L’inclinazione può essere regolata solo di pochi gradi, non è possibile ruotarlo sull’asse verticale né tanto meno regolarne l’altezza sulla scrivania, vista la conformazione del supporto.

Questo ASUS ProArt PA329CV offre invece quanto di meglio si possa chiedere da questo punto di vista. Si parte dalla funzione pivot, che permette di ruotare lo schermo di 90 gradi per poter gestire in maniera unica i documenti. È una soluzione che ho provato solo per un paio di giorni, in quelle occasioni in cui dovevo concentrarmi sulla stesura di alcuni testi e mi bastavano un paio di finestre sovrapposte per lavorare.

Quello che invece ho apprezzato è il movimento sui tre assi, davvero un punto di forza per chi passa la giornata davanti a un monitor. Non sono i singoli movimenti a creare una soluzione ergonomicamente imbattibile, ma la loro combinazione che permette di trovare sempre la posizione più comoda.

Mentre sto scrivendo questa recensione, ad esempio, ho alzato lo schermo in modo da avere la finestra in cui scrivo all’altezza degli occhi, inclinato all’indietro per dare la sensazione di scrivere su una grande lavagna luminosa. In questo modo è possibile avere sempre un angolo visivo perfetto, con una resa dei colori che non ho riscontrato nei tanti modelli che ho provato per lavoro e per uso personale.

E grazie alla rotazione sull’asse verticale sono sempre riuscito ad avere la giusta distanza anche dalle finestre laterali, senza dover ruotare in continuazione la testa, andando ad affaticare il collo con posizioni scorrette. L’altezza può essere variata di ben 13 centimetri, con l’altezza del bordo inferiore del monitor che passa da 5 a 18 centimetri. La rotazione verticale raggiunge i 30 gradi a destra e sinistra mentre quella orizzontale passa dai -5 ai 23 gradi.

In questo modo è davvero facile per persone di qualsiasi statura trovare la regolazione ideale, senza dover ricorrere a rialzi di fortuna, e senza dover toccare l’altezza della sedia. La sensazione che ho avuto in queste settimane è quella di aver auto davanti un enorme leggio, qualcosa che non avevo mai sperimentato in precedenza.

E per chi vuole avere la scrivania sempre libera va segnalato che nella confezione di vendita è presente anche una staffa a “C” per il fissaggio alla scrivania, senza quindi la base e il suo ingombro. Una soluzione ideale per chi ha poco spazio libero e non vuole particolari impicci, con la staffa che si adatta con grande facilità a diversi spessori della scrivania.

Recensione ASUS ProArt PA329CV, un monitor 4K per professionisti 4

Qualità dell’immagine eccelsa

Ho particolarmente apprezzato anche il design di questo ASUS ProArt PA329CV, con delle cornici sottili su tre lati e una cornice inferiore che sporge, come un mento, comodo per alzare e abbassare lo schermo, oltre che per alloggiare i controlli, posizionati sul lato destro della cornice inferiore.

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In questo modo è possibile accedere a un meno decisamente completo che permette di regolare numerosi parametri, a partire dal filtro per la luce blu, con numerosi preset e la possibilità di regolare manualmente ogni voce, per creare una configurazione perfetta per le proprie esigenze.

Prima di parlare della luminosità e della qualità dell’immagine però, vi riepilogo brevemente le principali caratteristiche tecniche, indispensabili per una valutazione più corretta. ASUS ProArt PA329CV dispone di un pannello IPS con retroilluminazione a LED da 32 pollici con fattore di forma 16:9 e risoluzione 4K (3840 x 2160 pixel) con finitura opaca anti riflesso.

La luminosità massima raggiunge le 400 candele per metro quadro, ma anche con la luce accesa o sotto la luce del sole non è mai necessario tenere al massimo la luminosità. Il tempo di risposta del pannello è di 5 ms (GTG) e sono presenti il supporto HDR10 e la tecnologia flicker free per immagini più stabili e meno stancanti per la vista.

Per gli esperti cito il supporto al 100% allo spazio colore sRGB, al 100% del Rec.709 e una precisione del colore ΔE inferiore a 2. Sono presenti due speaker da 2 watt ciascuno, anche se da questo punto di vista ASUS avrebbe potuto non aggiungerli: privi di bassi e con un suono che tende ad appiattire tutto a un volume medio alto. Può bastare per qualche video chiamata ma nulla di più.

Sul fronte della connettività troviamo una porta una porta USB Type-C Power Delivery da 90 watt, ideale sia per la connessione/alimentazione di un notebook (cosa che ho testato con ottimi risultati per qualche giorno) che per l’eventuale ricarica di un altro dispositivo, due porte HDMI 2.0, una Display Port 1.2, una presa per le cuffie, una porta USB Type-C Power Delivery da 90 watt e un hub USB con 4 porte USB 3.2 Gen1 di tipo A.

Le dimensioni sono di 727.08 x (471.48~601.48) x 245 mm con un peso di 12,6 Kg. Il peso della sola base super i 4 Kg, per dare una stabilità impressionante al monitor e semplificare i movimenti anche con una sola mano.

Con questi dati, e con le premesse che vi ho fatto in apertura (si tratta di un monitor dedicato ai professionisti dell’immagine) era impossibile che la qualità visiva fosse meno che eccelsa. Le calibrazioni di fabbrica con la certificazione CalMAN Verified parlano da sole e permettono di avere colori brillanti ma realistici, senza esagerazioni, indispensabili per i professionisti che hanno bisogno di colori riprodotti in maniera fedele.

E le impostazioni permettono di accedere a diversi preset e a regolazioni decisamente accurate, per ottenere l’immagine che più si addice al proprio lavoro. Con Quick Fit Plus potrete inoltre essere sicuri che l’immagine rimanga nello schermo, grazie a strumenti come righello o marcatori che vi aiuteranno nel vostro lavoro.

Ottimo anche il filtro per la riduzione della luce blu, accessibile grazie a uno dei tasti fisici, per adattare la luminosità alle varie fasi della giornata ed evitare di arrivare a sera con gli occhi particolarmente affaticati. In queste settimane ho passato mediamente oltre dieci ore al giorno davanti a questo monitor e devo dire che è tra i migliori che abbia provato sotto questo punto di vista.

In conclusione

Cosa dire dunque di questo ASUS ProArt PA329CV? Un monitor di qualità, proposto a un prezzo importante ma a mio avviso adeguato al mercato a cui si rivolge: il professionista che ha bisogno di un monitor versatile, ergonomico, ben calibrato e in grado di riprodurre fedelmente i colori.

Potete scoprire ulteriori dettagli sul monitor visitando la pagina ufficiale del produttore, mentre per l’acquisto potete rivolgervi ad Amazon, dove è in vendita a 899 euro.