Sono davvero numerose le segnalazioni relative a un eccessivo utilizzo della CPU da parte del processo accountsd nelle ultime versioni di macOS, il che lascia intendere che si tratti di un bug fastidioso e anche grave.

In alcuni casi la percentuale di CPU occupata dal processo supera il 400%, provocando l’accensione delle ventole alla massima velocità, blocchi del sistema e consumi esagerati della batteria che, secondo alcuni utenti, si scarica più rapidamente di quanto un blocco di ghiaccio possa sciogliersi nel deserto del Sahara.

Il problema si verifica con maggiore frequenza se l’utente utilizza iCloud Drive, Mail, Calendario e Portachiavi e al momento non è disponibile una soluzione ufficiale da parte di Apple, che potrebbe comunque rilasciare a breve un nuovo update. Ciò perché accountsd è un processo che serve per gestire gli account esterni all’interno di macOS.

Come risolvere problema accountsd

Nel frattempo Mr. Macintosh ha pubblicato alcune soluzioni che nella maggior parte dei casi sembrano risolvere il problema. Accade però che al riavvio del Mac si ripresenti la stessa problematica ed è necessario ripetere daccapo la procedura, che non rappresenta quindi una soluzione definitiva.

In alcuni casi è sufficiente effettuare il logout da iCloud e poi effettuare nuovamente il login per risolvere il problema o disabilitare iCloud Drive. Prima di passare a soluzioni più drastiche è possibile rimuovere dalle opzioni di iCloud tutte le opzioni disponibili, ricordando di mantenere i dati sul Mac, in particolare se volete salvare il Portachiavi.

In alcuni casi il problema è scomparso rimuovendo tutti gli account Internet dalle preferenze, riavviando il Mac e aggiungendoli nuovamente. Se ancora le cose non dovessero sistemarsi è necessario ricorrere al Terminale e inserire i seguenti comandi:

sudo -v
killall -9 accountsd com.apple.iCloudHelper
defaults delete MobileMeAccounts
mkdir ~/Library/Accounts/Backup
mv ~/Library/Accounts/*.sqlite* ~/Library/Accounts/Backup/ 
killall -9 accountsd com.apple.iCloudHelper
sudo reboot

Potete anche copiare e incollare i comandi per non commettere errori durante la digitazione. Nel caso nemmeno questa soluzione permettesse di ottenere un risultato, non vi resta che ricorrere a Time Machine e tornare a un backup precedente all’installazione dell’aggiornamento o reinstallare (senza formattare) il sistema operativo.

In questo caso però si tratta di operazioni più complesse, che potrebbero non essere alla portata di tutti gli utenti, quindi verificate di aver effettuato una copia di sicurezza di tutti i dati per evitare problemi nel caso in cui qualcosa non dovesse funzionare.