Il cappio che si sta stringendo sempre di più attorno alle auto diesel (soprattutto per via dell’inquinamento) sta costringendo i produttori automobilistici ad investire cifre molto importanti nell’evoluzione dei propri progetti di auto elettriche. Volkswagen ad esempio, dopo anche il grandissimo scandalo del #dieselgate, è fra le principali potenze che si stanno affacciando al mondo dell’elettrico e, secondo le ultime indiscrezioni, il prezzo dei propri modelli elettrici potrebbe essere lo stesso di quelli attualmente a diesel.

Parte di quest’idea deriva dal fatto che i tragitti delle persone si stanno riducendo sempre più e che le persone andranno a vivere sempre più nelle città. Da ciò ne deriva che equipaggiare pacchi batteria che garantiscano percorrenze paragonabili a quelle delle attuali auto diesel non avrebbe molto senso.

Un’altra parte dell’idea è quella di sacrificare parte dei propri profitti nella vendita delle auto per assicurarsi un’ottima distribuzione dei propri veicoli elettrici su larga scala (idea che anche Renault potrebbe aver avuto).

Se però da un lato vi sarebbe una riduzione del profilo derivante dalla vendita, dall’altra i moderni sistemi di infotainment permetterebbe al colosso tedesco di accumulare una quantità molto elevata di dati sui propri clienti e, come Google e Facebook insegnano bene, i dati hanno un valore sempre maggiore.

Insomma, rendere accessibili le auto elettriche a quante più persone possibili per sovrastare la concorrenza e assicurarsi una base di utenti abbastanza elevata da far si che i dati raccolti abbiano un valore strategico in futuro.

Ricordiamo che il primo veicolo elettrico di Volkswagen basato su MEB arriverà nel corso del 2020 e potrebbe essere chiamato ID Neo.