Dopo oltre quattro mesi di sospensione totale, Autostrade per l’Italia ha finalmente ripreso a sostituire i Tutor autostradali con i nuovi sistemi SicvePM (cosa dovuta per violazione di brevetto). Al momento sulla rete di competenza sono stati installi appena 31 nuovi tutor autostradali, mentre a fine luglio erano 22. In tutto invece quelli da sostituire sono oltre 300.

Fra i tratti in cui sono già attivi i nuovi tutor autostradali segnaliamo quelli in Liguria, nel tratto della A10 che va da Albisola e Celle Ligure, nel Savonese, su entrambe le carreggiate e quelli che si trovano su due tratte consecutive della carreggiata nord dell’A7 Milano-Genova: Busalla-Ronco Scrivia e Ronco Scrivia-Isola del Cantone. Altri due infine sono stati attivati sulla A26 Voltri-Gravellona Toce, nel tratto che inizia a Masone, sia in direzione nord verso Broglio che a sud a Massimorisso.

Ecco dove sono stati riattivati 31 tutor autostradali 1

Fra gli altri siti in cui operano già i sistemi SicvePM troviamo la A13 Bologna-Padova, nel primo tratto verso nord, Bologna Interporto-Altedo e Altedo-Ferrara Sud, sulla A30 i tutor sono tornati attivi tra gli svincoli di Sarno e Nocera-Pagani, in direzione sud.

Ricordiamo che il funzionamento dei nuovi Tutor autostradali è pienamente all’insegna della tecnologia di ultima generazione. In particolare, si compongono di “3 parti” principali:

  • Le telecamere che sono poste sotto i ponti o le gallerie che consentono non solo di registrare quante auto transitano per il tratto ma anche le loro targhe;
  • I dati delle telecamere vengono inviati a un sistema di analisi centrale che estrapolare varie informazioni, quali la velocità media, eventuali infrazioni del codice della strada, il flusso medio del traffico ecc.
  • In caso di violazione, un vigile incaricato ha il compito di accertarla effettivamente attraverso un’analisi personale di tutti i dati. In caso di conferma, il sistema stampa in automatico il verbale e lo invia al proprietario dell’auto.