Passi in avanti sul tema della tutela dei minori online da parte della Commissione Europea, che nella giornata di ieri, lunedì 14 luglio, ha pubblicato delle linee guida e un prototipo di app per la verifica dell’età degli utenti online.
Quest’ultimo, in particolare, è uno strumento che vede l’Italia in prima linea, insieme a Danimarca, Francia, Grecia e Spagna, i primi Paesi membri coinvolti nel relativo progetto pilota volto a impedire ai minori di accedere a contenuti inappropriati, come i siti pornografici.
Le linee guida della Commissione Europea per proteggere i minori online
Garantire un’esperienza online più sicura per bambini e ragazzi è l’obiettivo delle nuove linee guida pubblicate dalla Commissione Europea, in linea con la normativa del Digital Services Act (DSA), norme rivolte a tutte le piattaforme online accessibili ai minori, ad esclusione delle micro e piccole imprese.
In breve, queste sono i punti principali delle misure per la tutela dei minori:
- account privati per impostazione definita per nascondere informazioni personali, contenuti e dati riducendo di conseguenza il rischio di contatti indesiderati da parte di sconosciuti;
- revisione dei sistemi di raccomandazione (feed) di social e altre piattaforme per ridurre il rischio di vedere contenuti inappropriati e dannosi;
- mettere a disposizione di tutti i minori un’opzione per bloccare e silenziare qualsiasi utente per prevenire, ad esempio, il cyberbullismo o di essere aggiunti a gruppi indesiderati;
- blocco a download e screenshot dei contenuti pubblicati dai minori;
- disattivare di default di determinate funzioni come quelle che contribuiscono a un utilizzo eccessivo (conferme di lettura, notifiche push, contenuti effimeri) e quelle persuasive mirate al coinvolgimento, oltre a un’implementazione di maggiori misure di sicurezza per i chatbot AI;
- limitare la manipolazione che sfrutta la scarsa esperienza e conoscenza commerciale dei minori;
- migliorare gli strumenti di moderazione e di segnalazione.
La Commissione Europea utilizzerà queste raccomandazioni, di cui ci sono maggiori informazioni nel relativo comunicato stampa, per valutare la conformità alla legge sui servizi digitali (DSA), linee guida la cui adesione è tuttavia volontaria.
Cosa sappiamo sul sistema di verifica dell’età online
Come anticipato dall’italiana Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni italiana (AGCOM) lo scorso maggio, è in arrivo un sistema di verifica dell’età degli utenti online volto a impedire che i minori accedano a contenuti inappropriati, ad esempio a siti e a contenuti pornografici. Ci sta lavorando la Commissione Europea, che nella giornata di ieri ha pubblicato la prima versione di un progetto che servirà come base per “un metodo di verifica dell’età intuitivo e rispettoso della privacy in tutti gli Stati membri”, riporta il comunicato stampa.
Si tratta in sostanza di una soluzione che consente agli utenti di dimostrare di avere più di 18 anni quando accedono a contenuti per adulti con restrizioni, prove dell’età che verranno fornite senza rivelare altre informazioni personali, né altri dati riconducibili all’utente rispettando quindi la privacy. Le fasi di emissione e di presentazione saranno gestite da entità separate, fornitori che non saranno informati delle piattaforme per le quali viene utilizzato il servizio. Ogni prova verrà inoltre utilizzata una sola volta per impedire il tracciamento tra servizi, ha spiegato la Commissione.
Con la pubblicazione di questo primo modello prototipale inizia la fase pilota durante la quale il sistema di verifica dell’età online verrà testato e personalizzato in collaborazione con i detti Stati membri (tra cui c’è anche l’Italia) che saranno anche i primi ad adottarlo in vista dell’integrazione nei rispettivi portafogli digitali nazionali (come il nostro IT-Wallet dell’app IO) o in un’app dedicata proprio alla verifica dell’età che verrà distribuita tramite App Store e Google Play Store.
Saranno coinvolti nella sperimentazione anche i centri Safer Internet (SIC, ovvero dei centri per la sicurezza online che forniscono informazioni e consulenza per un Internet più sicuro) e le stesse piattaforme online, comprese quelle che forniscono contenuti per adulti.
“Garantire la sicurezza dei nostri bambini e giovani online è di fondamentale importanza per questa Commissione. Le linee guida sulla protezione dei minori per le piattaforme online, combinate con il nuovo modello di verifica dell’età, rappresentano un enorme passo avanti in questo senso. Le piattaforme non hanno scuse per continuare le pratiche che mettono a rischio i bambini” ha detto Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia.
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