Mentre Instagram ha reso facile per gli utenti segnalare post che potrebbero violare le sue politiche, non c’è un modo per le persone di contestare tali decisioni. Fortunatamente questo cambierà presto. Nel corso di un briefing con i media a New York City, la società ha annunciato che inizierà a testare una nuova funzione di ricorso nei prossimi mesi. Questo darà agli utenti la possibilità di richiedere una revisione dei contenuti che sono stati eliminati, tutto dall’interno dell’app.

Instagram dice che, se i revisori si rendono conto di aver fatto un errore, ripristineranno i post. Qualsiasi appello verrà inviato a un revisore differente da colui che ha preso la decisione originale, al fine di garantire che i post siano accuratamente controllati.

Twitter ha annunciato una mossa simile in aprile, con lo scopo di consentire agli utenti sospesi di appellarsi alla decisione dell’azienda e ottenere una risposta in modo tempestivo. Instagram dice che il suo strumento di ricorso in-app sarà valido inizialmente per i singoli post legati alla nudità, per poi espandersi ad altre aree. La terza fase del progetto prevederà di proporre ricorsi per i profili che sono stati rimossi.

Oltre a lavorare su nuovi strumenti anti-bullismo, Instagram afferma che un’altra grande area di attenzione sta combattendo la disinformazione. Indica che sta sviluppando una tecnologia di “riconoscimento testuale e visivo” che può rimuovere in modo proattivo post che cercano di diffondere notizie false. Ad esempio, i suoi sistemi possono memorizzare un’immagine che è già stata contrassegnata e rimossa: quindi, se viene ripubblicata nuovamente, non richiederà alcun rapporto aggiuntivo e verrà rimossa automaticamente.

Per questo nuovo strumento Instagram sta facendo grande uso del machine learning al fine di riconoscere un’immagine non solo dal suo nome (che può essere facilmente modificato) ma anche dal suo contenuto.